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    Una seconda possibilità alle app di tracciamento

    L’America ha perso un’opportunità di usare la tecnologia per aiutare a controllare la pandemia, ma si sta lavorando a nuove soluzioni che partano da quanto di buono è stato fatto finora a livello locale.

    di Mia Sato

    E’ ragionevole chiedersi cosa possa fare l’amministrazione Biden per rallentare la diffusione del covid-19. Alcune strategie del suo piano sono fondamentali, come invitare le persone a indossare le mascherine, fare più test e comunicare in modo più chiaro. Ma anche la tecnologia digitale, in particolare i sistemi di tracciamento a livello statale, devono fare un balzo in avanti. Ciò potrebbe significare costruire una nuova app nazionale basata su ciò che ha ottenuto buoni risultati a livello statale, supportare più stati nello sviluppo delle proprie app o una combinazione di tattiche.

    La leadership nazionale nelle app di tracciamento dei contatti e notifica di esposizione rappresenterebbe un grande cambiamento per gli Stati Uniti. In molti altri paesi, le app nazionali sono state lanciate la scorsa primavera, ma negli Stati Uniti le app sono emerse in modo non uniforme dalle agenzie sanitarie statali che hanno lottato per far fronte alle richieste della pandemia e alla complessità della tecnologia di tracciamento. E sebbene i programmatori e gli esperti sanitari concordino sul fatto che le app di notifica dell’esposizione non sono sufficienti per tenere sotto scacco il virus, una rinnovata attenzione da parte del governo federale potrebbe significare che hanno una seconda possibilità per far parte dell’ampia risposta alla pandemia.

    Anche se non è chiaro ancora cosa farà l’amministrazione Biden, gli esperti affermano che esistono alcuni approcci che potrebbero aiutare le app a realizzare il loro potenziale.

    Adottare una visione unificata non significa una singola app

    Fino ad ora, la risposta federale non ha supportato gli stati nella costruzione di una tecnologia per combattere il covid. In effetti, Washington potrebbe persino aver rallentato i progressi dei singoli stati sulle app, secondo quanto riferito da Jacobin, i funzionari della Pennsylvania dovevano aggirare il silenzio del CDC quando cercavano di far funzionare il loro servizio.

    Sebbene 22 stati avessero lanciato la notifica di esposizione entro la fine del 2020, secondo il tracker di tracciamento del covid-19 di “MIT Technology Review”, altri non ne hanno mai fatto uso. Alcuni stati hanno esitato per mesi sull’opportunità di implementare la tecnologia. L’Illinois, per esempio, ha affrontato un forte aumento dei casi di covid-19 tra ottobre e novembre, ma i funzionari hanno esitato sulla possibilità di utilizzare un’app, affermando di avere problemi di privacy.

    NearForm, un’azienda di sviluppo del software di Waterford, in Irlanda, ha realizzato l’app utilizzata dal governo irlandese, che è stata adottata anche da diversi stati americani. Larry Breen, chief commercial officer dell’azienda, afferma che l’approccio intelligente non è quello di introdurre un’unica app nazionale centralizzata. A suo parere, la Casa Bianca dovrebbe fornire le risorse di cui i funzionari locali hanno bisogno per creare le proprie app, o aiutarli a farle adottare su larga scala. Si tratta di “eliminare parte delle influenze politiche intorno a questa tematica”, dice Breen.

    Assicurarsi che la tecnologia funzioni oltre i confini dello stato

    Poiché la maggior parte delle app a livello statale sono state sviluppate separatamente, non sempre funzionano oltre i confini, nemmeno negli stati vicini. Al virus, ovviamente, non importa dove una persona si trovi, quindi questo è un grosso problema. Per aggirarlo, gli stati hanno dovuto formare le proprie alleanze: ad esempio, New York si è unita a New Jersey, Delaware e Pennsylvania.

    Alcune infrastrutture di back-end costruite dall’Association of Public Health Laboratories consentono ad app di circa 20 stati e territori di lavorare insieme finora. Ma questo sistema non copre ancora l’intero paese. L’amministrazione Biden dovrà coordinare una soluzione che funzioni per tutti gli stati e assicurarsi che le autorità sanitarie locali abbiano le informazioni necessarie per comunicare accuratamente con il pubblico il funzionamento della tecnologia. 

    Adottare un approccio globale

    Una volta che i viaggi mondiali diventeranno più facili, la tecnologia dovrà funzionare anche attraverso i confini internazionali. Mentre il governo federale sviluppa un piano nazionale di tracciamento dei contatti, afferma Breen, dovrebbe anche collaborare con i governi stranieri per garantire che i viaggiatori possano monitorare l’esposizione al covid con un’app a cui sono abituati, piuttosto che dover passare alla versione locale.

    Ciò è particolarmente importante quando apprendiamo che alcuni paesi, come Singapore, stanno facendo passi indietro su libertà e privacy. Se i viaggiatori statunitensi potessero ancora utilizzare la loro app nazionale, potrebbero potenzialmente mantenere i propri dati fuori dal sistema centrale di Singapore. Anche se alcuni paesi europei hanno già app di esposizione transfrontaliera attive e funzionanti, portare tutti i paesi del mondo su un sistema globale sarebbe un compito difficile, se non impossibile.

    Ma gli Stati Uniti potrebbero scegliere di provarci, e un modo per arrivarci sarebbe destinare più soldi alla tecnologia della sanità pubblica. La Linux Foundation sta già lavorando per migliorare l’interoperabilità per le tecnologie legate al covid e Jenny Wanger, direttrice dei programmi per la Linux Foundation Public Health, afferma che il finanziamento fa parte della sfida. A suo parere, gli scarsi finanziamenti passati hanno significato che “molti sistemi non funzionano bene insieme. Il fax regna ancora sovrano”. C’è una lunga strada da percorrere e nessuna negoziazione internazionale può essere risolta su base statale, afferma Breen, “ma deve essere guidata a livello nazionale”.

    Creare fiducia e migliorare la trasparenza con gli stati e con il pubblico

    Messaggi contrastanti e disinformazione sul virus proveniente dalla Casa Bianca hanno minato la fiducia del pubblico nella scienza e nella medicina, compresi gli atteggiamenti nei confronti delle app di tracciamento dei contatti. Ma Stephanie Mayfield, che dirige i programmi covid statunitensi per l’organizzazione no profit Resolve to Save Lives, è ottimista sulla capacità dell’amministrazione Biden di ripristinare la fiducia.

    Guadagnarsi la fiducia non è facile, soprattutto con almeno il 40 per cento degli americani già poco incline a condividere informazioni personali con i funzionari della sanità pubblica. E i gruppi storicamente emarginati possono diffidare del governo per una serie di buone ragioni. Mayfield afferma che una spinta politica nazionale potrebbe supportare gli operatori sanitari nel formulare raccomandazioni alle comunità locali. 

    Cyd Harrell, autore di A Civic Technologist’s Practice Guide, afferma che la fiducia è fondamentale per convincere le persone a utilizzare app e altre tecnologie create dal governo. “Soprattutto per le persone più vulnerabili”, egli spiega, “devi comunicarlo come governo, dicendo che sei presente per aiutare, non per fare del male. Ed è importante rispettare le persone, qualunque siano le capacità che potrebbero avere in termini di lettura o linguaggio”.

    Harrell afferma che questo processo di base per guadagnare fiducia non riguarda solo la tecnologia sottostante, ma anche l’implementazione del sistema. “Le persone si sentono spesso poco considerate”, egli conclude, “e la tecnologia non può farsi carico di tutto il lavoro di comunicazione necessario a creare un rapporto di fiducia in un momento così spaventoso”.

    Immagine di: AP Photo / Susan Walsh

    (rp)

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