Percependo delicati cambiamenti nelle espressioni delle persone, una startup inglese spera di iniettare qualche emozione in più nel mondo virtuale.
di Jamie Condliffe
Per essere realmente immersiva, la realtà virtuale ha bisogno di più di una grafica convincente. Ora una startup inglese ha sviluppato una soluzione per iniettare al suo interno anche i sentimenti.
In passato, videocamere esterne sono state utilizzate per monitorare i movimenti dei tratti facciali per cercare di trasferire le emozioni nella realtà virtuale. Il nuovo sistema, sviluppato dalla Emteq, usa piccoli sensori incorporati nella cuffia per misurare segnali elettrici, battito cardiaco e movimenti muscolari. Stando alla Engineering & Technology, queste funzioni permettono al sistema, conosciuto come Faceteq, di catturare una gamma più ampia di reazioni emotive rispetto al solo approccio visivo.
Le emozioni così rilevate possono essere applicate all’avatar nel mondo virtuale. Questa soluzione ha chiare applicazioni nei videogiochi e in applicazioni professionali: l’osservazione delle emozioni di un’altra persona nel mondo virtuale potrebbe offrire un nuovo livello di realismo, o rivelare nuovi aspetti dell’interazione che in precedenza sarebbero rimasti segreti.
Non si tratta certo dell’unico approccio impiegato per rendere la realtà virtuale più convincente. Una piccola startup di nome Midas Touch Games sta sviluppando motori fisici più accurati per rendere più realistico il movimento umano nel mondo virtuale, e società come Dolby stanno cercando di fare in modo che i suoni 3-D siano il più convincenti possibile.
Un giorno, potremmo avere difficoltà a uscire dal mondo virtuale.