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    Una nuova tassa sui robot

    L’idea di tassare i robot non è originale: tra i favorevoli Bill Gates, che la ritiene un modo per contrastare la perdita di posti di lavoro legata al progresso nell’automazione, tra i contrari Lawrence Summers, ex consigliere economico dell’ex presidente Barack Obama, che la definisce profondamente fuorviante.

    di David Rotman

    Questa settimana a EmTech Next, la conferenza del MIT Technology Review sul futuro del lavoro, la battaglia tra favorevoli e contrari è proseguita. Sul palco è stata posta la domanda: una tassa sui robot risolverà il problema della perdita di posti di lavoro legata all’ automazione? A schierarsi a favore è stato Ryan Abbott, professore di Diritto e Scienze della Salute all’Università del Surrey nel Regno Unito. Contro la tassa si è dichiarato Ryan Avent, l’editorialista di economia per l’Economist.

    Dal punto di vista dei favorevoli, si sostiene che non tassando le macchine come attualmente tassiamo il lavoro umano, in realtà stiamo sovvenzionando i robot. Inoltre, vengono anche concessi incentivi fiscali per favorire la produzione di robot sotto forma di ammortamento del capitale. L’idea, in ogni caso, non è quella di tassare direttamente i robot, ma in forme adeguate l’insieme di beni strumentali compresi i robot.

    Se l’automazione aumenta l’efficienza, ha affermato Abbott, dovranno essere le aziende a decidere di utilizzare più robot in base a questo incremento di efficienza e non per ottenere risparmi fiscali che favoriscano le macchine rispetto alle persone. Dal versante opposto, Avent ha sostenuto che una tassa sui robot non ci aiuterà a gestire realmente l’automazione e che la minaccia dei robot che riducono i posti di lavoro umani è esagerata.

    Una cosa è certa: tassare i robot non risolverà i problemi relativi alla perdita di posti di lavoro, ma è tutt’altro che una reazione luddista. Comunque, rimuovere gli incentivi fiscali che favoriscono i robot rispetto alle persone, potrebbe essere una buona idea. La quota del reddito nazionale destinato al capitale versus il lavoro è in aumento, e si tratta di una tendenza preoccupante anche se è difficile stabilire quanto sia dovuto all’automazione e ai robot o ad altri fattori. Probabilmente non si tasseranno i robot, ma sarà necessario trovare strade alternative per “penalizzare” chi li possiede.

    Foto: Justin Saglio

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