di MIT Technology Review
Un nuovo vaccino antinfluenzale potrebbe proteggerci contro quasi tutti i ceppi virali, eliminando la necessità di crearne uno specifico ogni anno ed evitando di andare incontro a insuccessi come si è verificato questo inverno negli Stati Uniti. A differenza degli attuali vaccini antinfluenzali, che consistono di virus inattivato e richiedono mesi per la preparazione, il nuovo vaccino usa piccoli frammenti di DNA virale e per produrlo sono sufficienti pochi giorni o settimane. I vaccini basati sul DNA sono stati già sperimentati in passato e si sono dimostrati di gran lunga meno efficaci delle inoculazioni di virus inattivato. Un gruppo del Karolinska Institute, a Stoccolma, ha incrementato l’efficacia del suo vaccino al DNA aggiungendo del tucaresol, un farmaco già provato sull’uomo nella cura dell’anemia falciforme e dell’AIDS. Nei topi i risultati sono apparsi comparabili a quelli che dosi di virus inattivato avevano prodotto in precedenti studi. Una combinazione tucaresol-DNA, sostengono i ricercatori, dovrebbe garantire una protezione a lungo termine contro l’influenza.