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    Un cripto-ladro “scambia SIM” condannato alla galera per la prima volta

    Uno studente universitario accusato di aver rubato $5 milioni in criptovaluta sconterà 10 annidi prigione.

    di Mike Orcutt

    Uno studente universitario accusato di aver rubato $5 milioni in criptovaluta dirottando un numero di telefono, una tecnica chiamata “SIM swap”, si è dichiarato colpevole e sconterà 10 anni, scrive Motherboard.

    Il SIM swapping, o scambio di SIM, inizia con la presa di controllo di numeri di telefono (per esempio, postando a nome degli utenti con i loro operatori wireless). Il secondo passo è resettare le password di accesso alle applicazioni che controllano gl account di criptovaluta, per poterli poi svuotare. Questa tecnica ha preso piede negli ultimi anni, dimostrandosi particolarmente efficace. I ladri hanno spesso preso di mira personaggi di spicco noti per i loro portfolio in criptovaluta

    Nell’agosto 2018, Michael Terpin, noto investitore in criptovaluta, ha sporto denuncia contro la AT&T, accusando la società di frode e negligenza dopo che hacker svuotarono il suo account di criptovaluta. In novembre, una società statunitense specializzata in criptovaluta ha sporto un’altra denuncia contro AT&T e T-Mobile per conto di vittime di SIM-swapping. Recentemente, un ventenne è stato incriminato a New York per più di 50 attacchi SIM-swap contro vittime residenti in tutto il territorio statunitense.

    Miliardi di dollari in criptovaluta sono conservati online, spesso poco protetti. La situazione ha attratto l’attenzione e la creatività di sofisticati hacker criminali, inclusi gruppi professionisti. Laddove le blockchains presentano qualche vantaggio sulla sicurezza, applicazioni come borse e portfolio che custodiscono le chiavi private degli utenti sono vulnerabili ai furti. I SIM swap sono solo uno di tanti modi per farlo. La lezione è semplice: se non si ah il controllo delle proprie chiavi, non si controlla il proprio patrimonio in criptovaluta.

    Credito immagine: Silvie Lindemann

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