La vendita delle ultime azioni in possesso di Toyota e la conclusione ufficiale di una collaborazione stretta nel 2010 segnano l’inizio della rivalità fra Toyota e Tesla nel mercato delle automobili elettriche.
di Matteo Ovi
Pochi giorni fa, il portavoce di Toyota Motor Corp, Ryo Sakai, ha annunciato la vendita delle ultime azioni di Tesla Inc e ufficializzato il termine della collaborazione con la produttrice americana di automobili elettriche. Le azioni Tesla sono aumentate del 50% nell’ultimo anno, e nel marzo del 2016 Toyota possedeva ancora 2.3 milioni di azioni per un valore stimato di circa $480 milioni.
Le due società avevano stretto una collaborazione nel 2010 per sviluppare assieme vetture elettriche. Al tempo, Toyota aveva acquistato azioni per $50 milioni, pari al 3% delle azioni vendute all’epoca. In cambio, Tesla avrebbe prodotto componenti destinate alla versione elettrica del RAV4. Già nel 2014, Toyota avrebbe cominciato a vendere una prima parte delle sue quote.
La vendita delle ultime azioni – terminata nel 2016 – segna la fine della collaborazione fra le due case e coincide con l’impegno diretto del presidente di Toyota, Akio Toyoda, nello sviluppo di una vettura elettrica domestica. Lo scorso novembre, infatti, Toyoda ha assunto il controllo della nuova divisione dedicata alle auto elettriche, confermando l’intenzione della casa di sviluppare finalmente una tecnologia che ancora non ha ancora saputo accogliere interamente.
“La nostra partnership con Tesla è terminata qualche tempo fa e, non essendoci più stati sviluppi nel merito, abbiamo deciso che era tempo di vendere le ultime quote”, ha detto.
La nuova divisione si prodigherà per elaborare la strategia di sviluppo e commercializzazione di automobili elettriche con cui rinnovare l’attenzione della società per le stringenti norme sulle emissioni.
La mossa di Toyota rappresenta l’ennesima conferma che il mercato delle elettriche ha ormai preso forma e che la necessità di competere con Tesla per non restare indietro in questo nuovo mercato è fondamentale. Tesla, insomma, spaventa.
Nel frattempo, la crescita di Tesla da startup a vero marchio automobilistico procede, seppur con qualche intoppo, in maniera esemplare.
(MO)