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    Smart City: la nuova sfida per territori più vivibili, sostenibili e inclusivi

    AI e IoT per città a misura di cittadino: le best practice Almaviva.

    di Alice Maria Vivarelli

    Strumenti digitali efficaci e accessibili significano innanzitutto diritti dei cittadini, servizi efficienti e sviluppo sostenibile. L’emergenza sanitaria ha determinato l’accelerazione di alcuni processi, sottolineato nuovi bisogni e ha senz’altro reso più evidente quanto l’innovazione aiuti a garantire continuità dei servizi, spesso erogati da postazioni in remoto, e capacità di resilienza.

    La forte evoluzione del settore digitale si propone come leva di nuovo sviluppo, in grado di alimentare competitività e produttività, creando un potenziale di crescita stabile e di buona occupazione. 

    Due in particolare gli ambiti della PA dove l’innovazione digitale sta portando valore: Sanità e Smart City. “La digitalizzazione di ambiti strategici come Smart City e Digital Health richiede solide competenze su tutte le tecnologie che danno impulso alla trasformazione. Come AI e IoT che sono a loro volta complessi ecosistemi tecnologici costituiti da Big Data, Networking, Enterprise Integration, calcolo parallelo, Cybersecurity”, spiega Antonio Amati, direttore generale Divisione IT di Almaviva. “In questo senso, alla forte competenza è necessario combinare la sfida fondamentale della capacità di orchestrazione di tecnologie e servizi in continua evoluzione, bilanciando stabilità e innovatività, modellando le soluzioni al caso d’uso, garantendo l’interoperabilità tra sistemi”. 

    Nella visione di Almaviva – che unisce alla profonda conoscenza dei processi della Pubblica Amministrazione centrale una capillare presenza sul territorio – la tecnologia deve aiutare ogni singolo cittadino a vivere meglio e gli Amministratori a governare la complessità con leve adeguate a trasformare le nostre città in termini di semplificazione, innalzamento della qualità della vita, sostenibilità sociale ed ambientale. “Gestire dati che riguardano la vita delle persone implica garantirne la sicurezza e la riservatezza. E’ fondamentale ricorrere a soluzioni sicure by design con grande attenzione alle più avanzate soluzioni previste dalla Cybersecurity”, aggiunge Amati.

    La crescita digitale passa per il valore delle comunità locali e mette il cittadino al centro, erogando servizi adeguati ed efficienti. Continua Amati: “Obiettivi raggiungibili attraverso una forte capacità di lettura del territorio e una informazione puntuale e leggibile, perché chi ha la responsabilità di amministrare sia in grado di capire, reagire e anticipare i bisogni dei cittadini. Monitoraggio e predittività, grazie all’analisi dei dati trasformati in conoscenza, aumentano la sicurezza e riducono gli stessi costi di amministrazione”.

    Diverse le soluzioni Smart City messe in campo da Almaviva. 

    A Messina, ad esempio, si analizzano i dati provenienti da centinaia di sensori sul territorio, monitorando il meteo, l’inquinamento, il rumore, il rischio di frane ma anche la qualità dell’acqua potabile e il sentiment dei cittadini sui social networks. Mentre a Bari i sensori consentono di tracciare la raccolta dei rifiuti, ottimizzando i percorsi dei camion per la raccolta, la verifica dello svuotamento, il censimento geografico dei cassonetti, la gestione delle segnalazioni dei cittadini.

    A Reggio Calabria, l’innovazione digitale permette di monitorare la rete di pubblica illuminazione, contribuendo all’abbattimento dei consumi energetici e al miglioramento delle condizioni illuminotecniche del territorio. Nelle stazioni ferroviarie i sensori monitorano gli impianti civili (ascensori, scale mobili, illuminazione) garantendo la sicurezza e semplificando la manutenzione preventiva e predittiva (early anomaly). 

    A Firenze, la sensoristica è impiegata per verificare in tempo reale lo stato di affluenza nei luoghi di attrazione turistica e culturale, mentre un’App dedicata (FeelFlorence) suggerisce ai turisti visite e itinerari alternativi nelle vicinanze e compatibili con i loro interessi. 

    A Verona il traffico e le previsioni su situazioni critiche o impatti che eventi, manifestazioni o interventi di manutenzione potranno avere sulla viabilità cittadina, vengono identificati e segnalati in anticipo. Grazie ad algoritmi di Intelligenza Artificiale e a un approccio Big Data, tutti questi dati si traducono in informazione e nuova conoscenza, fornendo un cruscotto real time agli Amministratori che saranno in grado di leggere il territorio e prendere decisioni analizzando le possibili alternative e conseguenze (grazie al modulo what if scenarios).

    Il dialogo tra cittadini e Amministrazione deve essere facile grazie ad accessibilità in mobilità, a maggior ragione nella fase di emergenza sanitaria che attraversiamo, nella quale è importante ridurre la presenza fisica, evitando code e assembramenti. 

    Per semplificare l’accesso ai servizi, ad esempio, Milano si è dotata dell’App Fascicolo del cittadino, che consente di ottenere un certificato, prenotare un appuntamento, gestire i pass ZTL, ricevere notifiche delle multe e pagarle, tutto direttamente dallo smartphone, in mobilità. Tramite l’App non solo è più facile accedere ai servizi, ma l’Amministrazione è proattiva: l’App ricorda le scadenze e informa il cittadino, ad esempio la carta di identità da rinnovare o un appuntamento prenotato. 

    A Roma Capitale è in corso il progetto della Casa Digitale del Cittadino, che sarà il nuovo punto di contatto tra Amministrazione e cittadinanza, rendendo più semplice e veloce l’accesso ai servizi digitali. Con una novità: la presenza di incentivi e premialità dei comportamenti virtuosi tramite un approccio di gamification. 

    A Cagliari il nuovo Portale renderà più chiari e fruibili i servizi comunali e ne implementerà di nuovi fra cui alcune innovazioni in ambito sociale.

    Diversi progetti in ottica Smart City si sono allargati al concetto di Smart Region. Come in Veneto, dove una piattaforma regionale consente anche alle comunità di dimensioni medie e piccole di accedere ai servizi e ai vantaggi tecnologici di città con maggiore capacità di spesa, integrando e analizzando dati di un territorio più ampio, eventi che hanno origine ed effetti al di fuori dei confini cittadini, come la mobilità veicolare o i fenomeni ambientali e sociali.

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