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    Sentinelle nuotanti

    Pesci arruolati per proteggere i rifornimenti d’acqua dalle tossine

    Una versione ittiologica del sistema di allarme del canarino nelle miniere si sta avvicinando al mercato. Si tratta di un sistema che controlla il comportamento del pesce come un primo segnale generale di problemi con la purezza dell’acqua. Il meccanismo è stato sperimentato in diversi luoghi, tra cui i serbatoi idrici di riserva di New York City, in vista della commercializzazione entro il 2004.

    Il sistema, sviluppato al US Army Center for Environmental Health Research, a Fort Detrick, in Maryland, utilizza un pesce dei Molidi per rilevare una lunga serie di sostanze chimiche tossiche. Non si tratta della ricerca di sostanze specifiche, ma di qualsiasi cosa che potrebbe stressare un pesce, dal cloro al cianuro. Ogni pesce esegue una missione di due settimane all’interno di una struttura di plastica contenente due elettrodi che rilevano segnali elettrici dai movimenti muscolari del pesce. Durante un periodo iniziale di calibratura, il software impara a conoscere la velocità e la profondità del respiro normale del singolo pesce, i movimenti delle branchie e l’attività generale dell’organismo. Nel controllo in acqua, il software coglie gli scarti dalle misure standard: un indizio che il pesce è stressato.

    I vantaggi di usare un pesce è che si tratta di un sistema di allarme attivo 24 ore su 24 che può prestare attenzione immediata a una vasta serie di problemi, consentendo alle autorità di isolare la zona interessata a scopo precauzionale. Anche se il sistema non è in grado di determinare cosa sta agitando il pesce, esso fornisce un allarme generale, afferma il direttore del programma di monitoraggio, William van der Schalie, un tossicologo dell’esercito. «I sensori tradizionali possono focalizzare la loro attenzione su una particolare sostanza chimica. Un pesce vivente rileva rapidamente la tossicità di un ventaglio di sostanze chimiche pericolose e dei pesticidi. è un sistema di controllo biologico che segnala di andare a vedere cosa sta succedendo», egli conclude.

    In alcune sperimentazioni della US Environmental Protection Agency, a Cincinnati, in Ohio, il sistema ha funzionato bene, dice Roy C. Haught, responsabile del controllo della qualità dell’acqua per l’EPA. «Ogni volta che interviene un cambiamento nella qualità dell’acqua, il pesce lo rileva immediatamente», spiega Haught. Nel caso di New York City il sistema è stato installato a scopi di sicurezza interna, per fornire un primo allarme di sostanza chimiche introdotte nelle riserve d’acqua. Il sistema verrà diffuso commercialmente alla fine del 2004 da Intelligent Automation, di Poway, in California. Nel frattempo, esso ha bisogno di qualche messa a punto per eliminare i falsi allarmi. Come dice Haught: «Non gridiamo al lupo ogni volta che un pesce tossisce».

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