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    Questo drone di sorveglianza non ha bisogno di atterrare

    Un nuovo drone automatizzato utilizza un cavo estremamente sottile connesso a terra per la ricezione di dati e l’alimentazione.

    di Mike Orcutt

    I droni potrebbero rivelarsi utili per la sorveglianza e il monitoraggio remoti di diverse industrie, e un giorno potrebbero addirittura trasportare i prodotti acquistati su Amazon direttamente davanti alla vostra porta di casa. Esiste però un grosso fattore limitante: i droni hanno una autonomia abbastanza limitata.

    Questa caratteristica non sembra però riguardare l’ultimo modello sviluppato dalla CyPhy Works. Denominato Parc, il drone può rimanere in volo indefinitamente grazie a un “microfilamento” che permette di trasmettere dati e energia da terra. Il fatto che il drone sia connesso, ovviamente, significa che non può percorrere grandi distanze. La CyPhy Works immagina però che possa servire nelle ricognizioni e come trasmettitore per le comunicazioni.

    Il Parc è stato presentato come prodotto commerciale questa settimana, dopo che la CyPhy Works ha ricevuto una esenzione che consente ai suoi clienti di far volare i suoi droni per fini commerciali. “Si tratta praticamente di un robot con una autonomia di volo illimitata”, ha detto Helen Greiner, fondatrice della società, durante la conferenza EmTech di quest’anno a cambridge, nel massachusetts. “Una volta decollato, resterà dove gli direte di restare”.

    Il drone da sei rotori monta una videocamera ad alta risoluzione in grado di riprendere immagini a infrarossi per la visione notturna. Il microfilamento che lo collega a terra è più sottile di un cavo telefonico ma abbastanza forte da permettere di riportare a terra il drone con la forza, se necessario. Il drone può essere fatto volare automaticamente entro altezze specificate.

    La CyPhy Works sta anche sviluppando un piccolo drone senza fili per gli appassionati ed un modello di drone per le consegne. Quest’ultimo è dotato di rotori in grado di cambiare angolo che permettono al velivolo di volare più come un aeroplano, funzionalità grazie alla quale migliora l’efficienza di consumo delle batterie. Greiner ha detto che questo drone dovrebbe essere in grado di trasportare fino a 2 Kg di carico per 8 Km di distanza

    La società ha appena raccolto fondi per un ammontare di $22 milioni da diverse società di venture capital e dalla UPS, che si è detta interessata ad esplorare le consegne via drone. Questa settimana, invece, Google si è impegnata a consegnare prodotti via drone entro il 2017, ma Greiner ritiene che la U.S. Federal Aviation Administration causerà qualche ritardo.

    “Entro il 2020 assisteremo alle consegne via drone”, ha detto Greiner. “Tecnicamente potremmo farlo prima ma, se tenete presente le difficoltà che la FAA sta avendo dagli anni ’90, capirete le difficoltà a consentire a grossi velivoli non di linea di volare sopra i centri abitati”.

    Al momento, la FAA permette ai privati di far volare i propri droni per scopi ricreazionali fintanto che questi non lo perdono di vista, e fintanto che il velivolo rimane al di sotto dei 120 metri di altezza, ad oltre 8 Km dagli spazi aeroportuali, e vengono fatti volare di giorno. La FAA si sta preparando a richiedere che gli operatori non professionisti registrino il loro vascello, e spera che questa ed altre norme entrino in vigore l’anno prossimo.

    Per operare un drone a scopo commerciale è necessario ottenere una esenzione. Le stesse restrizioni su dove e quando operare questa tipologia di drone si applicano ugualmente.

    Immagine: Il drone Parc sviluppato dalla CyPhy Works

    (MO)

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