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    Proteine contro la tempesta di citochine del covid-19

    Ricercatori progettano proteine simili ad anticorpi capaci di legarsi alle citochine, come possibile strategia per il trattamento del coronavirus e di altre infezioni.

    di Lisa Ovi

    Una delle caratteristiche distintive dell’infezione da Covid-19 è l’eccessiva risposta immunitaria osservata in casi gravi. Questa esplosione immunitaria, chiamata anche tempesta di citochine, danneggia i polmoni e può risultare fatale.

    Ricercatori del MIT hanno sviluppato proteine specializzate, simili ad anticorpi, che potrebbero essere in grado di assorbire le citochine in eccesso. Lo studio è apparso su QRB Discovery.

    Lo studio, diretto dal ricercatore Rui Qing, e da Shuguang Zhang, del MIT Media Lab’s Laboratory of Molecular Architecture, è nato da un progetto decennale volto a sviluppare versioni modificate delle proteine ​​integrate nella membrana cellulare. Ai due ricercatori si deve, infatti, lo sviluppo di un metodo che rende le proteine solubili in acqua e più facili da studiare. Chiamato codice QTY, il metodo prevede la sostituzione di alcuni aminoacidi idrofobici con aminoacidi idrofili che hanno strutture simili.

    Il nuovo studio sfrutta il codice QTY per progettare versioni idrosolubili di proteine ​​note come recettori delle citochine, solitamente rinvenibili sulla superficie delle cellule immunitarie, dove si legano alle citochine per comunicare con le proteine ​​che stimolano l’infiammazione e altre risposte immunitarie.

    I ricercatori hanno progettato proteine a imitazione di sei diversi recettori delle citochine, adatte a legarsi a citochine come l’interferone e l’interleuchina, nonché a una classe di citochine chiamate chemiochine. Nei test di laboratorio sulla forza legante delle proteine, le nuove proteine ​​modificate si sono dimostrate in grado di legarsi alle citochine con una forza simile a quella dei recettori delle citochine presenti in natura.

    Questi risultati risalgono all’aprile 2019. I ricercatori sperano di iniziare a testare le nuove proteine ​​in cellule umane e modelli animali di infezione da coronavirus, con la speranza che possano rivelarsi adatte all’iniezione nel corpo e capaci di legarsi alle citochine in eccesso di una tempesta di citochine per rimuoverle e alleviare i sintomi dell’infezione.

    Il procedimento ha acquisito particolare rilievo a fronte dell’epidemia da coronavirus in corso.

    Trovate qui la nostra copertura dell’epidemia da coronavirus

    Immagine: Rilascio di citochine. Scientificanimations, Wikimedia Commons

    (lo)

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