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    Produrre il vaccino coltivando tabacco

    Per contribuire alla lotta contro il covid-19, ricercatori del progetto europeo Newcotiana hanno messo a disposizione di società pubbliche e private il genoma della Nicotiana benthamiana, una pianta di tabacco utilizzata come bio-fabbrica di bio-medicine.

    di Lisa Ovi

    Il virus SARS-COV-2 ha causato la peggiore pandemia dai tempi dell’influenza del 1918. Numerosi gruppi di ricerca pubblici e privati stanno cercando di sviluppare un vaccino per combattere la pandemia. Tra i problemi che si trovano ad affrontare c’è quello della produzione di massa, rapida ed economica. I ricercatori del gruppo Newcotiana propongono l’utilizzo di piante di tabacco come bio-fabbriche, nell’ambito dell’agricoltura molecolare.

    Il progetto Newcotiana, nato due anni e finanziato dall’Unione Europea con oltre 7 milioni di euro del programma europeo Horizon 2020, coltiva utili prodotti biofarmaceutici in versioni geneticamente modificate della pianta di tabacco Nicotiana benthamiana.

    Utilizzando le più avanzate tecniche di coltivazione e sequenziamento del genoma della Nicotiana Benthamiana, una parente stretta della pianta del tabacco, i ricercatori del progetto europeo sono in grado di produrre molecole farmaceutiche a scelta. Originaria dell’Australia, la Nicotiana Benthamiana è stata utilizzata nella produzione di vaccini e anticorpi contro virus come l’Ebola.

    Il consorzio di ricercatori è coordinato dalla Queensland University of Technology, Australia, composto da diversi centri di ricerca, tra cui ENEA e l’Institute of Plant Molecular and Cellular Biology, in Spagna ha finora contribuito alla lotta contro la pandemia producendo reagenti necessari a condurre rapidi test immunologici e molecole da utilizzare in programmi di vaccinazioni di massa. Iniettando il DNA necessario nelle foglie della Nicotiana Benthamiana, la pianta può essere indotta a creare specifici prodotti farmaceutici. Coltivate in grandi quantità con tecniche agricole semplici e sicure, queste efficientissime bio-fabbriche facilitano la produzione di massa delle sostanze desiderate.

    Le piante sono infatti in grado di esprimere proteine virali o acidi nucleici senza entrare in contatto diretto con il virus stesso. La biologia di sintesi permette addirittura di creare particelle simili a virus, evitando il rischio di maneggiare microbi infettivi. La Nicotiana Benthamiana viene utilizzata in tutto il mondo per la produzione di biofarmaci a uso umano o veterinario e per condurre studi sui patogeni del mondo vegetale.

    (lo)

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