Secondo gli astronomi, la cometa interstellare 2I/Borisov scoperta a fine di agosto, potrebbe trasportare acqua originata all’esterno del nostro sistema.
di Neel V. Patel
Usando l’Opache Point Observatory nel New Mexico, un gruppo di astronomi ha studiato la luce riflessa dalla cometa Borisov. Analizzando gli spettri di luce rilevati, la squadra di ricercatori ha scoperto la presenza di quantità significative di ossigeno attorno alla cometa. Pur non avendo osservato direttamente la presenza di acqua, i ricercatori ritengono molto probabile che l’ossigeno origini da molecole d’acqua. La cometa perderebbe circa 42 libbre di acqua al secondo, da un’area non più ampia di 1,5 Km quadrati.
Gli studiosi ipotizzano che con il riscaldamento della cometa nella sua accelerazione verso il sole, dell’acqua ghiacciata sulla sua superficie si stia sublimando direttamente dallo stato solido in gas. Le molecole d’acqua del vapore così rilasciato verrebbero quindi spezzate dalla luce ultravioletta in idrogeno e ossigeno. Nel caso non si trattasse di acqua, l’ossigeno potrebbe originare da altre fonti come un quantitativo di anidride carbonica.
La scoperta della presenza di acqua originaria di un altro sistema solare sulla cometa Borisov è sorprendente, ma solo fino ad un certo punto, in quanto la maggior parte delle comete trasporta dell’acqua. La cometa Borisov appare sempre più normale agli occhi degli astronomi, fatta eccezione per il fatto di essere la prima cometa interstellare e il secondo visitatore interstellare mai riconosciuto. Gli astronomi hanno già notato segni della presenza di cianuro in fuga da Borisov, un altro materiale comune nelle comete. Anche forma e dimensioni e la forma sono piuttosto ordinarie.
Borisov potrebbe comunque rivelare qualche sorpresa, la cometa oltrepasserà il sole a dicembre e il calore della nostra stella provocherà un incremento nelle se emissioni di gas e polvere, dando agli scienziati l’opportunità di studiare a fondo i suoi segreti.
(lo)