Strumenti, ispirazioni e armonie per lavorare e vivere meglio
di Fonte OpenZone
Parla di innovazione da molti lati il libro che Alberto Gennari ha scritto e che ha presentato durante l’OpenZone talk di dicembre.
Si chiama Innovation Rhapsody (Libri Scheiwiller, 2021) e in quest’opera Gennari, Fondatore e Managing Partner di WeOne, parla del motore dell’innovazione inquadrandolo da più angoli e invita a interrogarsi su argomenti quali il confronto con la complessità in un approccio orientato alla crescita, il ruolo dello smart working come nuova fonte di ispirazione, il concetto dell’apprendimento e la capacità di generare idee nuove e innovative.
Il layer principale
Cosa fare: Individuare in maniera chiara l’obiettivo finale.
La relazione con gli altri: Assicurarsi che nella stanza – fisica o virtuale – ci siano le tre persone fondamentali: chi sa, chi fa e chi decide. Ma non dimenticarsi che è bene coinvolgere anche persone con background differenti e che possano arricchire la conversazione con punti di vista diversi.
Tempo e luogo a disposizione: Valorizzare al meglio il tempo che abbiamo in funzione dello spazio a disposizione, fisico, digitale o un mix tra i due, per interagire con gli altri in modo efficace.
Il rapporto tra accordo e certezza
Massimo accordo e massima certezza: questa è la zona di comfort in cui tendono a operare molte aziende che però, in maniera inconsapevole o forse no, mettono a repentaglio il loro potenziale innovativo e la capacità di liberarlo. Le esperienze e le conoscenze dell’individuo tendono a limare il margine tra accordo e certezza perché ognuno mette sul tavolo di discussione il proprio punto di vista e il suo approccio.
Questo porta il gruppo di lavoro in una zona detta di complessità: all’interno di questa zona le persone mettono alla prova la propria capacità a operare in un’area di incertezza che si nutre di relazioni, scambi e feedback e che, se superata con successo, aumenta le possibilità di raggiungere qualcosa di nuovo e di innovativo.
Nell’affascinante processo dell’innovazione sono fondamentali anche gli spazi di lavoro e il modo in cui sono vissuti: rappresentano una risorsa importante, incentivano le buone idee e portano valore aggiunto nel modo di lavorare, ma devono essere pensati con un approccio nuovo e dinamico.
Conclude Alberto Gennari: “Ogni step di un’organizzazione dipende sempre dalla qualità di un lavoro collettivo: valutare con attenzione le persone da coinvolgere, creare il miglior contesto possibile affinché ciascuno possa esprimersi al meglio, definire il tipo di architettura sociale più efficace diventano elementi cruciali per il successo di ogni iniziativa”.
(lo)