Ricercatori che operano nel settore della sicurezza informatica affermano che un gruppo di hacker ha preso di mira società associate al sistema sanitario al fine di sottrarne le proprietà intellettuali.
di Jamie Condliffe
La notizia: Symantec riporta di aver osservato un team di hacker, denominato Orangeworm, mentre comprometteva i sistemi di società farmaceutiche, sviluppatori di dispositivi medici, servizi di assistenza sanitaria e persino società IT che collaborano con organizzazioni sanitarie. Le vittime dei loro attacchi informatici non sarebbero casuali ma “attentamente e deliberatamente selezionate”.
Cosa sta succedendo? Il movente di queste violazioni non sarebbe il furto di dati associati a pazienti. Gli hacker starebbero infatti cercando di sottrarre proprietà intellettuali – quali i dettagli su nuovi farmaci o informazioni tecniche riguardo costosi macchinari medici.
Chi sono? Non è ancora chiaro, ma Symantec non ritiene che sia l’opera di una nazione-stato, bensì di “un individuo o un piccolo gruppo di individui”. Finora, però, non vi sarebbero indizi sull’identità degli hacker, né sulla loro sede operativa.
Perché conta: È insolito che un piccolo gruppo di hacker cerchi di sottrarre proprietà intellettuali in questo modo, piuttosto che informazioni personali più facili da rivendere. Sorge dunque spontaneo domandarsi chi stia finanziando questo gruppo per raccogliere informazioni; il gruppo, intanto, ha già messo a segno oltre 100 colpi dal 2015.
(MO)