Le norme del paese entrano in vigore proprio mentre l’America sta facendo a pezzi la neutralità della rete.
di Martin Giles
La notizia: Dopo anni di dibattito, l’India ha introdotto regole che impediscono ai provider che offrono servizi internet al mezzo miliardo di utenti nel paese di bloccare o veicolare pressoché qualunque forma di traffico internet. Stando a quanto riportato da the Wire, l’autorità telecom del paese annullerà le licenze di qualunque società violerà le nuove regole.
Alcune eccezioni: Il paese bandirà anche lo “zero rating”, che permette alle società di pagare i fornitori di servizi internet per offrire gratuitamente l’accesso ad alcuni servizi. La banda larga può essere manipolata per quanto riguarda il traffico di funzioni quali le vetture a guida autonoma ed altre infrastrutture critiche.
Perché conta: Come già detto in precedenza, senza le norme per la neutralità della rete le piccole startup saranno pesantemente svantaggiate rispetto alle imprese più ricche che potranno facilmente permettersi di pagare per le “corsie preferenziali” della rete.
Questo aspetto nuoce sia alla competitività che all’innovazione. Purtroppo, l’amministrazione Trump ha scaricato il regime federale per la neutralità della rete. La mossa dell’India potrebbe rinforzare la determinazione degli stati americani a creare le proprie norme per porvi rimedio.
(MO)