Seguici
Iscriviti alla nostra newsletter

    L’India potrebbe vietare la criptovaluta 

    Una commissione del governo indiano ha dichiarato battaglia alle monete digitali private, ipotizzando anche la prigione per chi le utilizza.

    di Mike Orcutt

    In questi giorni un panel governativo, istituito per analizzare lo stato delle monete digitali in India, ha pubblicato il suo rapporto, in cui viene espressa “seria preoccupazione” per il “proliferare di criptovalute emesse quasi invariabilmente all’estero e l’esteso numero di cittadini indiani che investono in queste valute”.

    Il panel ha chiesto di vietare le criptovalute private e ha proposto di comminare multe, e persino fino a 10 anni di carcere, a chi le utilizza.

    Per capire meglio cosa sta succedendo, è necessario ricordare che l’India ha una delle più grandi popolazioni al mondo, buona parte della quale non possiede conti bancari. Chi crede nella moneta virtuale potrebbe dire che è il paese ideale per l’introduzione di servizi finanziari e di denaro basati sulla blockchain.

    Ma il governo del Primo Ministro Narendra Modi ha ripetutamente chiarito che mentre è entusiasta della tecnologia blockchain, non ama affatto la criptovaluta, almeno nella sua forma attuale.

    Nel 2017, secondo il sito Web Quartz, dopo che l’impennata dei prezzi delle monete virtuali aveva suscitato una discussione accesa nel paese, un’altra commissione governativa aveva suggerito di eliminare le piattaforme di trading nel paese. Il governo non ha mai attuato pienamente tale proposta, istituendo invece l’attuale panel per condurre ulteriori analisi. 

    La commissione governativa in realtà non critica le criptovalute in generale, ma esprime valutazioni negative in particolare sulle valute “non sovrane”, che ha definito “incompatibili con le funzioni essenziali svolte dal denaro”.

    Da questa analisi nasce la conclusione che “tutte le criptovalute private, tranne quelle emessa dallo Stato, saranno bandite in India”. La decisione non è definitiva, ma sembra decisamente improbabile che nel breve periodo l’India diventi un luogo ospitale per lo sviluppo delle monete digitali private.

    Related Posts
    Total
    0
    Share