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    L’incubatore di Imprese e del Trasferimento Tecnologico dell’Università degli Studi di Torino – 2i3T

    La svolta del 2015/2016 e le nuove startup.

    di Alessandro Ovi

    2i3t è una società costituita dall’Università degli Studi di Torino unitamente a partner istituzionali quali Città di Torino, Provincia di Torino e Finpiemonte SpA, con l’obiettivo di sviluppare l’economia del territorio valorizzando i risultati della ricerca scientifica. Il risultato conseguito da questa attività, inaugurata nel 2007, è ben rappresentato dalle 55 startup nate dai risultati della ricerca ed attive nei settori delle scienze della salute (34%), dell’agro- alimentare (20%), del digitale (16%), del cleantech (14%) e dell’innovazione sociale (14%), a cui si deve lo sviluppo di oltre 20 brevetti e svariate partnership industriali e finanziarie. Il 2i3T è stato riconosciuto come Incubatore Certificato ai sensi del DL 221/2012.

    La Regione Piemonte ha sostenuto il Centro di Biotecnologie destinando risorse per oltre 2 milioni di euro e continua a promuoverne lo sviluppo. Per il proprio futuro, infatti, la Regione ha selezionato il tema delle Scienze della Vita come una delle sei priorità della sua strategia di specializzazione intelligente nel quadro europeo, ed è pronta a finanziare l’industrializzazione dei risultati della ricerca, destinando circa 70 milioni di euro per gli investimenti industriali finalizzati a superare la cosiddetta “valle della morte” tra gli esiti della ricerca e la competitività sui mercati”.

    Il Centro di Biotecnlogie Molecolari, (MBC), attivo dal Settembre 2006, ha come principale obiettivo quello di facilitare il lavoro di ricercatori con differente formazione per un approccio interdisciplinare alla ricerca in campo biomedico.
    In tale contesto, MBC ospita la Società dell’Incubatore (2i3T). Il Centro è attivamente coinvolto in diverse aree della ricerca biomedica privilegiando gli studi sui meccanismi molecolari che sono le basi fisiopatologiche di grande impatto nelle malattie cardiovascolari, infiammatorie, tumorali e nella biologia delle cellule staminali. Questi studi si avvalgono di metodologie operanti su tecnologie avanzate come l’imaging, l’analisi bioinformatica e la generazione di modelli sperimentali.

    La svolta del 2015/2016
    Una partnership internazionale costruita in questi due anni, consentirà lo sviluppo di ricerche di eccellenza nell’ambito “biotecnologie per la salute” dell’Università di Torino. L’accordo è il risultato di una consolidata partnership pubblico-privata avviata nel 2003 tra l’Università di Torino e Fresenius Medical Care, che ha portato alla scoperta di tre principali piattaforme tecnologiche: insule pancreatiche, cellule staminali epatiche e vescicole extracellulari. Recentemente queste attività di ricerca si sono sviluppate in una promettente prospettiva di approcci terapeutici.

    Fresenius Medical Care è il più importante gruppo al mondo nella produzione di dispositivi medici e nella gestione globale di servizi per il trattamento dell’insufficienza renale. Il Gruppo che opera in 115 paesi nel mondo, gestisce una rete di 3.418 centri dialisi con oltre 294.000 pazienti in trattamento dialitico.
    Tra il 2015 e il 2016 queste attività di ricerca hanno visto nuovi sviluppi in una promettente prospettiva di approcci terapeutici.

    Unicyte AG è stata costituita per portare avanti questa partnership di successo e accelerare le tempistiche di sviluppo dei programmi pre-clinici perché possano raggiungere i pazienti.
    Un primo risultato della collaborazione nella ricerca è stata una scoperta rivoluzionaria: l’isolamento e la caratterizzazione di una popolazione di cellule staminali epatiche.
    Questa parternship non rappresenta soltanto un approccio culturale, ma consentirà lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro sul territorio. E proprio in vista delle ricadute nell’ambito del trasferimento tecnologico di questo importante progetto l’Università di Torino ha incaricato il proprio Incubatore 2i3T di finalizzare le attività di ricerca presso il Centro di Biotecnologie Molecolari.

    La costituzione di Unicyte AG è il passaggio logico necessario per trasferire la ricerca e lo sviluppo a programmi di sviluppo clinico. Attraverso Unicyte, Fresenius Medical Care sta focalizzando le sue attività di ricerca nel settore della medicina rigenerativa su alcune aree che rappresentano settori importanti in cui mancano efficaci supporti terapeutici.
    La partnership pubblico-privata rappresenta un grosso valore nel settore delle biotecnologie e della ricerca nel campo delle cellule staminali. Si tratta delle basi per investimenti futuri in un settore molto competitivo, sia per la ricerca innovativa, sia per il progresso clinico.
    “Questa evoluzione è fondamentale per una strategia di ulteriore sviluppo della collaborazione scientifica tra Unicyte e l’Università di Torino, con l’obiettivo di perseguire la traslazione dei risultati ottenuti dalla ricerca”- commenta Silvio Aime, Vice Rettore alla Ricerca dell’Università degli Studi di Torino e Presidente dell’Incubatore d’impresa dell’Università di Torino 2i3T.
    A tal fine Unicyte AG ha incaricato l’Incubatore 2i3T di gestire l’implementazione delle attività per industrializzare i risultati della ricerca”.

    A distanza di qualche anno 2i3T Incubatore di Torino continua nella propria attività di creazione di impresa in svariati settori, tra cui il Life Science. Sono 72 le aziende lanciate ad oggi da 2i3T, il 45% delle quali nel settore life sciences.

    Riprendendo la lista delle aziende già pubblicate, è da notare che tutte sono in attività e si in via di sviluppo.
    Di particolare nota le startup Biosfer&d e DETECTOR, che hanno espanso le proprie attività sviluppando i loro modelli di business con interessanti prospettive di crescita di seguito presentate.

    Biosfered Srl è una start up nata come spin-off Accademico dell’Università di Torino nel 2013, sotto l’ombrello dell’Incubatore dell’Università 2i3T. Il percorso imprenditoriale di Biosfered è iniziato con la partecipazione alla competizione Made in Research, promossa da 2i3T e finalizzata a selezionare le migliori idee imprenditoriali. Piazzatasi al primo posto, è poi giunta terza nella competizione regionale StartCup Piemonte e Valle d’Aosta, per poi spiccare tra i quattro finalisti della categoria al Premio Nazionale dell’Innovazione (PNI).

    Dopo un periodo di incubazione, Biosfered si è evoluta in un’azienda indipendente, conquistando prima il mercato italiano e poi quello internazionale. Biosfered produce estratti vegetali titolati e standardizzati di elevata purezza, basati sull’esperienza e sul rigore scientifico del modello universitario, con la professionalità imprenditoriale acquisita negli anni. L’azienda partecipa regolarmente alla fiera internazionale VitaFoods Europe a Ginevra con uno stand e ha firmato accordi di esclusività per il mercato nordamericano e indiano. Ha distributori in Europa, Malesia, USA, Australia e Nord Africa. La crescita del fatturato si attesta al 15% annuo, chiudendo lo scorso anno con un fatturato superiore a 1M€. Le materie prime di Biosfered sono presenti in decine di prodotti finiti dell’industria nutraceutica e degli integratori alimentari e sono noti per la loro elevata attività. Il Prof. Massimo Maffei è Presidente e CEO di Biosfered e vanta un’esperienza pluriennale nel campo dell’estrazione e della caratterizzazione delle sostanze bioattive naturali.

    DE.TEC.TOR. Devices & Technologies Torino S.R.L. viene fondata ad ottobre 2009 come spin–off dell’Università di Torino da Giuseppe Pittà, insieme ad un investitore svizzero, e viene supportato nel percorso di creazione d’impresa dall’Incubatore d’Impresa dell’Università degli Studi di Torino 2i3T, attraverso la misura di Sovvenzione Globale della Regione Piemonte.
    Opera nel campo dell’adroterapia, un’avanzata forma di radioterapia per il trattamento dei tumori mediante l’utilizzo di particelle pesanti quali protoni e ioni carbonio.
    Il fondatore Giuseppe Pittà ha acquisito il suo background scientifico presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino e presso l’INFN, integrando di seguito le proprie competenze grazie alla collaborazione con la Fondazione TERA e facendo diventare DE.TEC.TOR. Il primo sviluppatore di rivelatori per radioterapia avanzata.

    Nello specifico, DE.TEC.TOR. progetta e produce rivelatori di particelle impiegati nei centri di trattamento per monitorare in tempo reale i parametri del fascio terapeutico durante il trattamento e per misure quotidiane di controllo qualità del fascio di radiazione.
    Questo ha permesso di avviare importanti collaborazioni con centri di protonterapia di importanza internazionale: le apparecchiature di DE.TEC.TOR sono installate in centri di eccellenza e d’avanguardia come il Paul Scherrer Institute (PSI) in Svizzera, il Centre de Protonthèrapie de Orsay (CPO) in Francia, la Fondazione CNAO a Pavia e nel nuovo centro MED-AUSTRON di Vienna.

    I prodotti sviluppati da DE.TEC.TOR. si dividono principalmente in due categorie:
    • BEAM MONITOR FOR DOSE DELIVERY SYSTEM (monitor di fascio per il sistema di distribuzione della dose) – Sono i rivelatori installati direttamente nella linea di distribuzione del fascio di particelle, che hanno il compito di monitorarne i parametri direttamente in fase di trattamento del paziente.
    • QUALITY ASSURANCE DETECTORS (rivelatori per misure di qualità) – Sono i rilevatori mobili, utilizzati dagli operatori del centro di adroterapia per misure quotidiane di qualità.
    DE.TEC.TOR. ha assunto negli anni 10 persone altamente qualificate (PhD, MBA…) ed è in grado di offrire dispositivi medici tecnologicamente avanzati di altissima precisione, progettati e costruiti sulla base delle specifiche richieste del cliente; offre, inoltre, la propria collaborazione in attività di ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico di nuovi dispositivi per radioterapia.
    DE.TEC.TOR è certificata Quality System Management ISO 9001:2008 e ISO 13485:2012

    La società sta attualmente sviluppando uno studio di applicabilità delle tecnologie tipicamente utilizzate per la produzione di dispositivi medici in ambito industriale ed ha attivato una partnership sul design dei dispositivi con Italdesign Giugiaro.
    A Giugno 2018 DE.TEC.TOR., leader mondiale nella ricerca e sviluppo di rivelatori nel campo dell’adroterapia, è stata incorporata all’interno del gruppo formato dalle società Tecnologie Avanzate T.A., Technologic ed Euroimaging.
    Tecnologie Avanzate è un’azienda nata nel 1971 che conta, attualmente, quattro sedi sul territorio nazionale. Il gruppo ha un fatturato di oltre 41 milioni di euro e 56 dipendenti. 


    Tecnologie Avanzate è distributore esclusivo in Italia di Tomotherapy, IBA Proton Therapy, RaySearch e SunNuclear. La società ha da sempre concentrato le proprie risorse nello sviluppare e consolidare le nuove tecnologie nate dalla frontiera della fisica delle radiazioni applicata alla medicina.
 L’incorporazione della società DE.TEC.TOR rappresenta per Tecnologie Avanzate e per gli utilizzatori una grande opportunità che permette di ampliare lo spettro delle applicazioni tecniche e scientifiche nei settori di pertinenza. Questa operazione consentirà infatti di sviluppare, produrre e integrare nuove tecnologie nei settori della radioterapia, radiologia, medicina nucleare e dei controlli di qualità non distruttivi nel campo industriale e alimentare.

    Riconoscimenti ottenuti
    – Premio ICT, Start-Cup Torino Piemonte, 2008
    – Impresa selezionata per i risultati imprenditoriali e l’internazionalizzazione del business, 2i3T, Triennio 2009-2012
    – Premio “Guglielmo Marconi” per il trasferimento tecnologico delle ricerche in fisica, Congresso SIF, 2015
    E’ stati inoltre presentato come case-history nella trasmissione di RAI 3 “Il posto giusto”.

    NUOVE STARTUP

    Parlando di nuove startup nel medesimo settore delle Scienze della Salute si segnalano, in particolare, iniziative imprenditoriali avviate negli ultimi due anni: PANOXYVIR e ADDAX.

    PANOXYVIR, spin-off di UNITO e startup avviata nel 2016, nasce con l’obiettivo di sviluppare il primo spray nasale antivirale per la prevenzione e la cura del raffreddore comune, avente come sostanze attive molecole anti-rhinovirus di origine fisiologica.

    Attualmente non esistono in commercio farmaci antivirali in grado di curare o prevenire il raffreddore, pertanto un prodotto come Panoxyvir non avrebbe competitori. Il principale, seppure non unico, segmento di mercato è generato da quelle persone che già oggi scelgono di trattare il raffreddore con i comuni rimedi da banco: queste persone generano un mercato, complessivamente in Europa e Stati Uniti, di circa 10 miliardi di euro ogni anno. Circa 800 milioni di prodotti OTC contro il raffreddore sono venduti ogni anno in EU e USA.

    Negli ultimi due anni Panoxyvir si è aggiudicata diversi riconoscimenti tra cui il primo premio assoluto di settore life sciences nel concorso Premio Nazionale per l’Innovazione 2016, il premio LEONARDO, il primo premio del concorso BIOUPPER 2016, per citarne alcuni. Il team è composto da quattro ricercatori e da un ampio panel di esperti specializzati nel settore. Obiettivo di Panoxyvir sarà quello di portare a conclusione la fase pre-clinica e portare la molecola in fese clinica.

    ADDAX Biosciences è una startup innovativa nata nel 2017 che intende rivoluzionare il mercato dei fissativi istologici introducendo ADDAX, prodotto innovativo che permette un’ottimale fissazione di componenti strutturali e molecolari dei tessuti, e che – a differenza della sostanza ad oggi utilizzata – non è nè tossico, né cancerogeno.

    L’uso di formalina – una soluzione acquosa di formaldeide – è una costante nel lavoro negli Ospedali. La formaldeide è stata recentemente riconosciuta come cancerogena e mutagenica (CE. n. 1272/2008 del Parlamento europeo). Secondo il regolamento CE n. 1907/2006, ne è vietata l’immissione sul mercato, salvo deroga autorizzativa.

    La startup intende commercializzare un innovativo fissativo istologico alternativo alla formalina, a base di gliossale innovativo: Acid Deprived DiAldehyde FiXative, da cui ADDAX. Non esistono al momento in commercio prodotti concorrenti volti alla sostituzione della formalina che diano analoghe garanzie di sicurezza diagnostica. Il prodotto è coperto da brevetto internazionale. Il team è composto da profili professionali con elevata esperienza scientifica accademica ed aziendale professionale.  ADDAX si è aggiudicato il premio speciale Life Science nel concorso Start Cup Piemonte VDA 2017 e il premio speciale Unicredit Start Lab al premio nazionale dell’innovazione.

    (lo)

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