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    Le conseguenze indesiderate dello stop a Astrazeneca

    I paesi di tutta Europa hanno sospeso in via cautelare la somministrazione delle dosi del vaccino di AstraZeneca, ma gli esperti dicono che la mossa potrebbe causare una reazione negativa a lungo termine nell’opinione pubblica.

    di Bobbie Johnson

    La difficile campagna vaccinale europea per il covid-19 ha subito un altro duro colpo durante il fine settimana, poiché diversi paesi hanno interrotto la distribuzione del vaccino AstraZeneca per i timori che potesse causare coaguli di sangue. Il 15 marzo Germania, Spagna, Italia e Francia hanno intrapreso iniziative simili a quelle di Danimarca, Norvegia, Irlanda e altri, risalenti alla scorsa settimana. 

    Il ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, ha affermato che si trattava di “una misura puramente precauzionale” dopo alcuni rapporti secondo cui un piccolo numero di persone che avevano ricevuto il vaccino ha successivamente sviluppato coaguli di sangue nel cervello.

    L’Agenzia europea per i medicinali, nel frattempo, ha affermato che le circa 30 segnalazioni di coagulazione tra 5 milioni di persone vaccinate sono in linea con l’incidenza normalmente prevista. In un annuncio del 15 marzo, si sostiene che il vaccino può ancora essere somministrato mentre sono in corso ulteriori indagini.

    “Eventi che coinvolgono coaguli di sangue, alcuni con caratteristiche insolite come un basso numero di piastrine, si sono verificati in un numero esiguo di persone che hanno ricevuto il vaccino”, ha detto l’agenzia in un comunicato. “Molte migliaia di persone sviluppano coaguli di sangue ogni anno nella UE per diversi motivi. Il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale”.

    Nel frattempo, l’ente regolatore sanitario in Gran Bretagna – che finora ha consegnato 11 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca, molte di più di qualsiasi altro paese – afferma che non ci sono prove che questo vaccino presenti un rischio per la salute. Ma i messaggi contrastanti sulla serietà di questi rapporti – e quindi su quanto sia rischioso il vaccino – hanno lasciato le persone preoccupate e confuse rispetto a quanto sta succedendo. Alcuni esperti temono che la notizia possa danneggiare le iniziative in corso per far vaccinare le persone contro il coronavirus.

    “Non abbiamo molto su cui lavorare, perché i governi stanno rilasciando dichiarazioni, ma in realtà non stanno diffondendo dati”, afferma Michael Head, esperto di salute globale dell’Università di Southampton nel Regno Unito. “La Germania sembra aver visto un rischio leggermente elevato di trombosi, ma non vedo alcun dato che avalli la sospensione”.

    Un elemento che potrebbe giustificare queste sospensioni, ha suggerito Head, potrebbe essere che l’Europa è attualmente ancora nelle prime fasi della campagna di vaccinazione, il che significa che alcuni di coloro che ricevono le dosi al momento sono tra i più fragili o ad alto rischio di complicazioni mediche. AstraZeneca afferma che i suoi studi mostrano che gli episodi di coagulazione sono inferiori a quanto ci si aspetterebbe nella popolazione generale.

    La situazione gioca un ruolo anche in una narrativa più ampia sul rischio di vaccinazione. Molti paesi europei hanno alti livelli di esitazione di fronte al vaccino. Per esempio, uno studio condotto in Francia indica che solo il 40 per cento delle persone stava pianificando di farsi vaccinare contro il covid-19. Inoltre, il vaccino AstraZeneca, in particolare, ha suscitato più preoccupazione e speculazioni di altri.

    La Germania e la Francia non hanno inizialmente approvato questo vaccino per le persone di età superiore ai 65 anni, e dopo che il Sud Africa ha interrotto le somministrazioni quando i dati suggerivano che non era efficace contro la variante locale della malattia, è diventato impopolare in alcuni paesi europei.

    Gli Stati Uniti devono ancora approvare il vaccino AstraZeneca, nonostante abbiano concesso l’autorizzazione di emergenza ad altri tre prodotti concorrenti, e sono in attesa di ulteriori risultati di prova. Tuttavia, come parte della corsa di Washington per mettere in produzione abbastanza vaccini, il governo lo ha ordinato, il che significa che ora dispone di una scorta di circa 30 miloioni di dosi.

    Le sospensioni, finora, sono estremamente brevi: l’ente regolatore regolatore francese afferma che emetterà a giorni nuove linee guida. “I paesi sono eccessivamente cauti e le conseguenze saranno inevitabili”, afferma Head. “Mettere in pausa le vaccinazioni significa che i tempi si allungano. Inoltre, c’è il problema della fiducia del pubblico: questa pausa aumenterà l’esitazione? Come reagiranno i cittadini? Il nodo diventerà politico”.

    Immagine: Jens Spahn, il ministro della sanità tedesco, ha detto che la sospensione è solo a scopo cautelativo. Kay Nietfeld / Picture-Alliance / DPA /AP Images

    (rp)

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