Lo-Fi Player, l’ultimo progetto di Google Magenta, consente di mixare brani con l’aiuto del machine learning interagendo all’interno di una stanza virtuale.
di Karen Hao
Il team di Google Magenta, che produce strumenti di apprendimento automatico per la creazione di contenuti, ha realizzato modelli che aiutano a comporre melodie. Principalmente perché è divertente, ma anche per esplorare come l’AI può rendere questa funzione più accessibile. Il suo ultimo progetto offre a chiunque la possibilità di creare brani, magari durante un’eventuale quarantena, senza necessità di formazione musicale.
Lo-Fi Player, progettato dal tecnologo e artista Vibert Thio, consente all’utente di mixare tracce hip hop lo-fi facendo clic su diversi oggetti in una stanza virtuale e utilizza l’apprendimento automatico per garantire un buon livello di raffinatezza. L’obiettivo è rendere l’esperienza di mixaggio musicale il più semplice e amichevole possibile.
La stanza è un disegno bidimensionale pixelato visualizzato in un browser web. Facendo clic su oggetti diversi, come l’orologio e il pianoforte, viene richiesto all’utente di regolare tracce diverse, come il ritmo della batteria e la melodia.
Ci sono due modelli di machine learning al lavoro in background. Uno, nascosto nella radio, genera nuove melodie quando viene cliccato; l’altro, nascosto nella TV, media tra due melodie per creare qualcosa che le contiene entrambe.
La maggior parte dei suoni nella stanza, tuttavia, non sono generati dall’apprendimento automatico. Durante tutto il processo, Thio ha lavorato con produttori lo-fi per curare linee musicali di basso e di batteria, e ambientazioni di sottofondo di discreta qualità in accordo con il genere prescelto. Sono previste quattro opzioni melodiche tra cui gli utenti possono scegliere. L’apprendimento automatico aggiunge quel tanto di originalità alle tracce per garantire a ogni utente un mix unico.
Il lancio iniziale di Lo-Fi Player include anche un live streaming interattivo di YouTube, in cui gli utenti possono digitare comandi nella finestra di chat per cambiare la musica. L’idea è di rendere la creazione di musica un’esperienza più collettiva, con un occhio particolare alla possibilità di una nuova quarantena. “Un piccolo contributo per sentirci insieme se la pandemia non si ferma”, dice Doug Eck, uno scienziato ricercatore che ha supervisionato il progetto.
Il progetto è alla sua prima versione, ma Thio intravede nuove possibilità. Il suo sogno è quello di creare una sorta di TikTok per la creazione di contenuti sonori, un’interfaccia che renda davvero facile per i non musicisti giocare con l’editing musicale e condividere le loro creazioni.
(rp)