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    La satira si affida ai deepfake

    Una nuova serie televisiva è il primo esempio di un programma settimanale incentrato su un prodotto dell’intelligenza artificale.

    di Karen Hao

    I creatori di South Park hanno proposto Sassy Justice, uno spettacolo satirico condotto da Fred Sassy, un giornalista di una stazione di notizie locale di Cheyenne, nel Wyoming, che sfoggia la faccia del presidente Trump, anche se per il resto appare completamente diverso. Il primo episodio, pubblicato su YouTube il 26 ottobre, ha affrontato l’argomento dei deepfake stessi, con Fred Sassy che avverte i suoi spettatori che non devono credere a tutto ciò che vedono. 

    L’aspetto divertente è che i filmato “reali” sono deepfake, mentre quelli etichettati come “falsi” sono veri o interpretati da pupazzi. L’episodio presenta una vasta gamma di deepfake molto convincenti che rappresentano persone tra cui l’ex vice presidente Al Gore, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg e il genero del presidente Trump Jared Kushner, il cui volto è “inciso” su un bambino. Fa la sua comparsa anche un fake del presidente Trump.

    Sassy Justice utilizza lo scambio di volti, che è diventato sempre più popolare tra artisti e registi con il rilascio dell’algoritmo open source DeepFaceLab all’inizio di quest’anno. L’algoritmo funziona allenandosi sui filmati di una persona e sovrapponendo una versione generata del viso della persona a un “attore di base”. Poiché il corpo, la voce e la performance dell’attore vengono mantenuti – con le espressioni originali trasferite in un volto completamente sfigurato – gli imitatori sono solitamente scelti per creare il prodotto finale più convincente. Il processo non è sempre semplice, tuttavia, quindi è ancora necessario il montaggio in post-produzione per appianare le cose.

    Nell’ultimo anno, numerose altre produzioni audiovisive hanno fatto uso di deepfake professionalizzati. Questi includono uno spot pubblicitario di Hulu che fa deepfake su diverse star dello sport, una rubrica dei diritti degli elettori dei deepfake di Vladimir Putin e Kim Jong-un, e il documentario Welcome to Chechyna, che per la prima volta ha utilizzato i deepfake per proteggere le identità dei protagonisti. Sassy Justice è il primo esempio di un programma con l’intelligenza artificiale come perno.

    Foto: Fred Sassy, con il volto del presidente Trump, nel suo nuovo show Sassy Justice. Screenshot via YouTube

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