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    La politica frena le Big Tech

    Un nuovo disegno di legge presentato al Congresso degli Stati Uniti vuole limitare la capacità di creare dipendenza dai social media.

    di Angela Chen

    Il senatore Josh Hawley, uno dei più critici nei confronti delle Big Tech, ha presentato una proposta di legge per limitare caratteristiche progettuali come lo scrolling infinito, la riproduzione automatica dei video e i badge di successo (come “power user”).

    La sua proposta è intesa a ridurre le dipendenze dai social media (SMART, Social Media Addiction Reduction Technology) e prevede che le aziende creino funzionalità che consentano agli utenti di stabilire limiti temporali, per non rimanere incollati troppo a lungo allo schermo.

    Il disegno di legge fa riferimento direttamente a Facebook, Instagram e YouTube, ma si applica a qualsiasi piattaforma in cui gli utenti interagiscono con contenuti di terze parti (ad eccezione, per esempio, delle playlist musicali).

    Alla Federal Trade Commission viene concesso il potere di punire le aziende che non si adeguano alle norme. L’FTC, insieme al Department of Health and Human Services, avrebbe anche il potere di scrivere nuove regole per regolare strategie di design simili, che però ancora non esistono.

    Negli ultimi anni, si è più volte messo in guardia sul fatto che le aziende progettino prodotti per creare dipendenza negli utenti e che, una volta agganciati, questi stessi utenti vivano una condizione di infelicità.

    Studio dopo studio si evidenzia che queste piattaforme possono portare all’isolamento sociale e alla depressione (anche se altri ricercatori affermano che i veri effetti non sono così disastrosi).

    Queste critiche hanno provocato alcune risposte positive. L’ex designer di Google, Tristan Harris, ha sostenuto che la tecnologia sta provocando problemi di salute pubblica e gestisce un’organizzazione no profit che spera di ricucire il danno.

    Google offre ora una suite di strumenti per il benessere digitale che aiutano gli utenti a “trovare un equilibrio con la tecnologia“. ScreenTime di Apple consente alle persone di impostare limiti giornalieri nel tempo passato davanti a uno schermo.

    Il repubblicano Hawley sostiene che basarsi sulla buona volontà delle aziende non è abbastanza. Un altro suo disegno di legge conferirebbe al governo il potere di polizia su Twitter in caso di presenza di pregiudizi politici e una sua proposta per proteggere la privacy dei dati dei minori è diventata legge.

    A maggio ha avanzato una nuova proposta per affrontare il problema della dipendenza dai videogiochi. Se questi progetti di legge faranno progressi sarà un segnale preciso della volontà politica di porre un freno alle Big Tech.

    (rp)

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