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    La nuova versione di Libra è meno audace della precedente

    Il piano di Facebook per creare una valuta digitale globale, che finora ha incontrato forti resistenze da parte dei politici, è stato sostanzialmente modificato. 

    di Mike Orcutt

    La visione originale era che Libra fosse una criptovaluta supportata da una riserva di liquidità e titoli di Stato a basso rischio inseriti in una miscela di valute selezionate: dollari USA, euro, sterline inglesi, yen giapponesi e dollari di Singapore. La nuova versione è molto differente. Una spinta al cambiamento è venuta dagli enti regolatori che hanno messo in luce “la potenziale interferenza con la sovranità monetaria”, come evidenziato dal nuovo libro bianco di Libra

    La nuova strategia prevede che la Libra Association, l’organizzazione non profit che Facebook ha creato per gestire la valuta, emetterà più criptomonete denominate in singole valute. Ci sarà ancora una moneta denominata Libra, ma sarà un “composito digitale di alcune delle stablecoin di una moneta unica disponibili sulla rete di Libra”.

    Secondo il nuovo libro bianco, questo approccio creerà un “percorso chiaro per integrare perfettamente le valute digitali delle banche centrali (CBDC) non appena saranno disponibili”. Inoltre, se una banca centrale dovesse sviluppare una versione digitale di una delle valute già presenti nella rete, la Libra Association potrebbe semplicemente sostituire una criptovaluta della moneta unica con il CBDC. 

    Finora, pochi esperti hanno considerato Libra come una vera criptovaluta, nonostante il fatto che voglia utilizzare una tecnologia di contabilità distribuita ispirata a quella che gestisce Bitcoin e altre popolari reti di criptovaluta. Una caratteristica distintiva di Bitcoin e dei sistemi simili è che sono “senza permesso”, il che significa che chiunque abbia l’hardware giusto può eseguire il software condiviso della rete e contribuire alla validazione in corso di nuove transazioni. 

    D’altra parte, i validatori della rete di Libra dovranno essere controllati e autorizzati dalla Libra Association. Nel piano originale, questo doveva essere solo il punto di partenza. Infatti i creatori di Libra si erano impegnati nel loro primo libro bianco ad adottare in rete una struttura senza autorizzazione. Ora l’associazione sembra aver deciso che questo approccio non supererà il vaglio degli enti regolatori. 

    Per questa ragione il nuovo piano vuole creare una “rete aperta e competitiva guidata dal mercato”, ha dichiarato su twitter David Marcus, il responsabile della blockchain di Facebook . Né Marcus né il nuovo libro bianco spiegano esattamente cosa significherà, ma è chiaro che Libra non assomiglierà a quella che oggi definiamo “criptovaluta”.

    Foto: Bill Clark / CQ Roll Call | AP Images

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