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    La costellazione Starlink compromette il lavoro degli astronomi

    La visibilità dei satelliti posizionati da SpaceX potrebbe interferire con le operazioni degli scienziati.

    di Niall Firth

    La notizia: Il 23 maggio SpaceX ha lanciato i primi 60 satelliti della sua costellazione internet Starlink. Questi satelliti costituiranno la spina dorsale di una rete internet globale a banda larga allestita in un’orbita terrestre bassa (LEO). Una volta ultimata la costellazione, la rete Starlink sarà formata da quasi 12.000 satelliti.

    Scenari da fantascienza: Il 25 maggio, un video ripreso dal tracker satellitare Marco Langbroek ha mostrato i 60 satelliti in “coda” nella loro orbita attorno alla terra (anche se la distanza fra ciascuno di essi aumenterà con il passare del tempo). Anche se i satelliti potranno solamente essere visti a tramonto e all’alba, piuttosto che di notte, la loro luminosità è parsa superiore al previsto, probabilmente grazie ai loro pannelli solari che riflettono la luce solare verso la superficie terrestre.

    I timori degli esperti: Molti astronomi hanno lamentato il rischio che la presenza di queste costellazioni interferisca con le loro osservazioni. Alex Parker, per citarne uno, ha persino ipotizzato che un giorno potremmo persino vedere a occhio nudo più satelliti Starlink che stelle.

    “Immaginate la polemica per una violazione simile dell’ambiente terrestre”, ha detto Alex Robert Massey, vicedirettore della Royal Astronomical Society. Ronald Drimmel dell’Osservatorio Astrofisico di Torino ha detto a Forbes: “La Starlink ed altre mega-costellazioni rovineranno il cielo per tutte le persone che abitano il pianeta”.

    La risposta di Musk: Elon Musk ha reagito inizialmente dicendo che la costellazione non avrebbe interferito con le osservazioni astronomiche, aggiungendo che “la possibilità di aiutare miliardi di persone economicamente svantaggiate rappresenterebbe un bene maggiore”. Successivamente, però, ha richiesto al team responsabile del progetto Starlink di contemplare soluzioni per ridurre la riflettività dei satelliti – suggerendo perfino la possibilità di posizionare un telescopio in orbita.

    (MO)

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