È probabilmente un prototipo di astronave modellato sull’X-37B dell’Air Force, che potrebbe consentire alla Cina di eseguire missioni in orbita terrestre bassa in modo più efficiente.
di Neel V. Patel
Secondo l’agenzia di stampa di stato, “Xinhua“, il 6 settembre, la Cina ha fatto atterrare con successo un veicolo spaziale riutilizzabile che il paese aveva lanciato in orbita solo due giorni prima. “Il volo con esito positivo”, ha detto l’agenzia, “ha segnato un’importante svolta del Paese nella ricerca sui veicoli spaziali riutilizzabili e si prevede che offrirà servizi di andata e ritorno a basso costo per l’uso pacifico dello spazio”.
Sono stati forniti pochissimi dettagli specifici su quale fosse la missione e il veicolo spaziale che è stato testato. La navicella è stata lanciata dal Jiuquan Satellite Center nel deserto del Gobi, da un razzo Long March 2F. Non è disponibile alcuna immagine. La Cina ha espresso più volte interesse per lo sviluppo di un’architettura riutilizzabile per il volo spaziale.
Un rapporto di “Xinhua” di tre anni fa già avanzava l’idea che il paese avrebbe effettivamente lanciato un veicolo spaziale del genere quest’anno, una tipologia diversa dal “veicolo spaziale tradizionale” che “si sarebbe comportata come un aereo”. Quel rapporto ha portato molti esperti a credere che la Cina volesse sviluppare la propria versione dello spazioplano X-37B dell’aviazione americana, che è in grado di volare in orbita bassa per diversi anni prima di tornare sulla Terra e atterrare orizzontalmente su una pista.
Una fonte militare cinese ha dichiarato al “South China Morning Post” che “l’X-37B statunitense poteva essere una fonte d’ispirazione” per la navicella cinese. Questa speculazione è stata rafforzata dal fatto che la Cina ha apportato modifiche evidenti alla torre di lancio per questa missione, probabilmente per ospitare un carico utile di diametro più ampio e quindi più simile a uno spazioplano.
Secondo “Space News”, il sistema di sorveglianza spaziale statunitense ha identificato un ulteriore oggetto più piccolo rilasciato in orbita dalla sonda cinese prima del suo ritorno sulla Terra. Non è ancora chiaro cosa sia questo oggetto e quale possa essere il suo scopo.
Questo è probabilmente solo il primo di una serie di nuovi test di veicoli spaziali riutilizzabili che verranno utilizzati dalla Cina nei prossimi anni. La China Aerospace Science and Industry Corp. (CASIC) sta lavorando a un suo piano spaziale denominato Tengyun. Anche l’azienda privata iSpace aveva già detto di voler sviluppare un proprio spazioplano.
(rp)