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    La California propone un piano energetico contro i tagli di Trump

    Mentre la Casa Bianca continua a pianificare i tagli ai fondi federali, una proposta di legge sul cap-and-trade permetterebbe di raccogliere centinaia di milioni di dollari da investire in fonti di energia pulita.

    di James Temple

    L’ambiziosa proposta della California di introdurre una tassa cap-and-trade permetterebbe di raccogliere ogni anno centinaia di milioni di dollari da investire nella ricerca e sviluppo di fonti di energia pulita, e superare la capacità di investimento raggiunta dal programma ARPA-E sotto l’amministrazione Obama.

    La proposta non è che l’ultimo esempio di come i leader delle sei economie più grandi del mondo stanno cercando di sostenere le aggressive normative ambientali e la ricerca nel settore energetico, anche dopo il taglio proposto dall’amministrazione Trump. Una mossa del genere fornirebbe inoltre una fonte indispensabile di fondi per la promozione di ricerche e lo sviluppo di tecnologie in un settore parzialmente abbandonato dagli investitori.

    Gran parte delle entrate del programma, presentato il mese scorso dal senatore di stato Bob Wieckowski, verrebbe ridistribuita ai cittadini della California sotto forma di dividendi ambientali. La tassa destinerebbe una parte dei fondi a un programma infrastrutturale separato e al California Climate and Clean Energy Research Fund.

    Il portavoce di Wieckowski, Jeff Barbosa, ha confermato recenti mormorii riguardo la possibilità di raccogliere per il fondo diverse centinaia di migliaia di dollari ogni anno, superiori ai finanziamenti disposti per il Advanced Research Projects Agency-Energy del DoE, che lo scorso anno aveva raccolto $290 milioni. A differenza dell’ARPA-E, inizialmente finanziata con $400 milioni come parte del pacchetto per lo stimolo economico del 2009, questi fondi aumenterebbero notevolmente nel corso degli anni, con il graduale aumento delle tariffe di base e massimali per ciascuna tonnellata di anidride carbonica. Il programma cap-and-trade proposto dalla California definirebbe uno dei più elevati prezzi al mondo per le emissioni, generando ogni anno miliardi di dollari.

    Nel frattempo, la proposta di budget del Presidente Trump mira a tagliare del 93 percento i fondi da destinare all’ARPA-E nell’anno fiscale del 2018, per poi chiudere definitivamente il programma l’anno successivo come parte di tagli per $3 miliardi ai programmi del DoE. L’ARPA-E, che ad oggi ha investito $1.5 miliardi, ha annunciato lo scorso febbraio che 74 dei suoi team di ricerca hanno raccolto $1.8 miliardi dal settore privato, mentre 56 hanno fondato delle società.

    I fondi della California sarebbero destinati a una varietà di recipienti, incluse le università statali i laboratori governativi e le startup del settore privato, dice Barbosa. Potrebbero essere distribuiti, interamente o in parte, attraverso i programmi già esistenti. Non è ancora chiaro, al momento, se i fondi sarebbero limitati alle sole istituzioni e società nello stato della California.

    “Siamo coperti al meglio dal supporto federale per la ricerca e sviluppo di fonti di energia rinnovabile”, spiega Dan Reicher, direttore esecutivo dello Steyer-Taylor Center for Energy Policy and Finance di Stanford. “Questo fondo potrebbe rappresentare la seconda fonte di investimento, specialmente nel caso in cui dovessimo assistere a importanti tagli ai programmi federali”.

    La dimensione esatta del fondo, ed altri dettagli riguardanti la sua gestione, verranno approfonditi in un prossimo emendamento.

    Il programma cap-and-trade più esteso rivisiterebbe quello attuale della California, che ha faticato a prendere piede a causa di una scarsa domanda, di sfide legali e dell’incertezza riguardo la sua autorità e capacità di operare oltre il 2020. Le probabilità che la proposta di legge superi il vaglio e ottenga due terzi dei voti a favore sia al Senato che all’Assemblea della California, sono ancora incerte. Diversi gruppi ambientali, inclusa la California Climate Equity Coalition, si sono mosse a sostegno. Altri gruppi, come l’Environmental Defense Fund, cercano invece di sostenere il programma esistente. Il governatore della California, Jerry Brown, si è espresso a favore dell’estensione dell’attuale programma.

    Il prossimo passaggio per la validazione della proposta di legge sarà una udienza con il comitato per la qualità ambientale del senato della California; un appuntamento che non è ancora stato fissato.

    (MO)

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