Durante una conferenza stampa, il governatore Gavin Newsom ha dichiarato che lo stato intende aumentare la capacità dei test da circa 16.000 al giorno a 25.000 entro il 30 aprile e raggiungere tra le 60.000 e le 80.000 nelle settimane successive.
di James Temple
La California ha in programma di intensificare in modo significativo i test, per modificare al più presto le attuali regole sull’isolamento in casa. A brevissimo, aprirà 86 nuovi siti di test in tutto lo stato attraverso partnership con Verily e OptumServe, con particolare attenzione alla aree rurali.Lo stato sta anche allargando le sue linee guida per i test, prevedendo al loro interno anche gli operatori sanitari e i primi soccorritori anche se non presentano sintomi.
In separata sede, Newsom ha dichiarato che lo stato prevede di costituire “un esercito” di circa 10.000 persone dedicate a intervistare i pazienti contagiati e a contattare quelli che potrebbero essere esposti al virus. Il team lavorerà per garantire che i “malati” vengano testati, isolati e messi in quarantena secondo le necessità, nella speranza di contrastare la malattia e prevenire il sovraccarico dei sistemi ospedalieri.
La California è di gran lunga lo stato più popoloso del paese, per cui il solo programma di tracciamento dei contatti potrebbe richiedere 35.000 test giornalieri. La task force sarà composta da operatori sanitari pubblici, volontari e lavoratori statali riassegnati, che faranno affidamento su strumenti online per la formazione e la tracciabilità.
Newsom ha detto inoltre di aver avuto una telefonata con il presidente Donald Trump mercoledì, durante la quale il presidente si è impegnato a fornire allo stato tamponi nasali, un componente essenziale dei test che scarseggia. Trump ha accettato di fornire 100.000 tamponi questa settimana, 250.000 la settimana prossima e un numero maggiore ancora nelle settimane a venire.
La California ha preso provvedimenti precoci e aggressivi per contenere l’epidemia, riuscendo a mantenere relativamente bassi il numero di casi e vittime. Ma la scorsa settimana, Newsom ha stabilito sei obiettivi chiave che lo stato deve ancora raggiungere per iniziare a modificare in modo significativo le restrizioni, tra cui appunto il monitoraggio generalizzato con test. A seconda dello sviluppo di questa iniziativa, ha aggiunto che sarà in grado di fornire dettagli più precisi sulle possibili riaperture dell’inizio del mese prossimo.
Un primo passo in questa direzione, è il permesso concesso alle strutture sanitarie di riprendere alcuni esami e interventi che erano state interrotti, come le colonscopie e le sostituzioni delle valvole cardiache.
(rp)