L’industria biotecnologica di Boston/Cambridge nata negli anni ’70, agli albori dell’ingegneria genetica.
di Alessandro Ovi
L’industria biotecnologica di Boston/Cambridge risale agli anni ’70, quando l’ingegneria genetica era gli inizi. La Biogen fu la prima azienda di Boston focalizzata sulla biotecnologia e si rese responsabile del lancio di una straordinaria via d’innovazione.
Nel 2008, il governatore del Massachusetts lanciò il ‘Massachusetts Life Sciences Act,’ promettendo $1 miliardo per promuovere lo sviluppo dell’industria biotech.
Da allora, Kendall Square è stato definito la miglior piazza, la più innovativa del pianeta, nel grande settore del Biotech: nuovi spazi di ricerca e sviluppo, uffici di innovazione accademica e industriale hanno permesso la crescita di uno straordinario ecosistema che ci si aspetta continui per questa strada anche la prossima generazione.
Dal 2010, il MIT lavora con la comunità allargata alla promozione di una proposta che possa portare nuova vivacità e diversità al Kendall Square.
Presidenti del MIT visionari come Jerry Wisner e Chuck Vest, non solo hanno investito pesantemente nella ricerca, attirando i più grandi nomi della scienza, ma hanno anche saputo attrarre i migliori architetti del mondo nella creazione di una culla per esperienze trasgressive come il Media Lab o il disegno di modernissimi edifici capaci di convogliare grandi aziende di ricerca verso i laboratori aperti del MIT.
Adèle Santos, allora Dean della Scuola di Architettura e Pianificazione, guidò un gruppo di designer della facoltà di architettura in un’esplorazione informale di tipologie progettuali atte alla valorizzazione dell’area di Kendall Square, adiacente al MIT. Basandosi sul processo triennale della comunità, il gruppo si è concentrato principalmente sullo sviluppo di obiettivi di progettazione e principi di pianificazione che avrebbero dovuto concretizzarsi nelle future proposte di progettazione urbana.
L’8 aprile 2013, la città di Cambridge approvò la richiesta del MIT di sviluppare 26 acri di proprietà dell’Istituto nell’area del campus di Kendall Square/est al fine di portare nuova vita al distretto dell’innovazione . La nuova zonizzazione ha preservato il potenziale di sviluppo accademico esistente e ha consentito la creazione di nuovi spazi abitativi e commerciali, di laboratori, nonché uno spazio aperto più stimolante e coinvolgente di quello allora esistente.
Più recentemente, nel Maggio 2016, il Consiglio di pianificazione della Città di Cambridge ha approvato all’unanimità i permessi speciali per la ‘Kendall Square Initiative’ del MIT, che comprende lo sviluppo di sei nuovi edifici e una varietà di nuovi spazi aperti e punti vendita al dettaglio.
La caratteristica principale di quest’area è rimasta la concentrazione di attività nel settore Biotech .
Già nel 2016, gli investimenti di venture capital nelle aziende biofarmaceutiche del Massachusetts sono stati di 2,9 miliardi di dollari, e più della metà delle società biotech nello stato che ricevono capitale di rischio si trovavano a Cambridge.
Considerando insieme Cambridge e Boston,le due realtà hanno ricevuto oltre l’80% dei finanziamenti dello stato. Sette ospedali universitari si trovano a Boston, con grande beneficio per la ricerca. Cinque dei primi sei ospedali indipendenti finanziati dai NIH negli Stati Uniti, si trovano a Boston.
Oltre alle attività di ricerca in corso all’interno delle due principali università operanti nell’area, (MIT e Harvard) sono nati, profondamente integrati nel contesto di Kendall Square, tre Istituti di ricerca ai vertici mondiali: Whithead, Broad, Wyss, i primi due situati proprio nell’area di Kendall Square, mentre il Wyss è di sede a Harvard e Boston.
Whitehead Institute for Biomedical Research
L’istituto è uno dei principali centri mondiali per la ricerca genomica. Il suo Centro per la ricerca sul genoma è stato molto attivo nel Progetto del genoma umano e, secondo quanto riferito, avrebbe contribuito a un terzo della sequenza del genoma umano annunciata nel giugno 2000.
Nel giugno 2003, Eli e Edythe L. Broad hanno raccolto e dedicato $ 100 milioni per la costruzione del Broad Institute, una joint venture di Whitehead, MIT, Harvard e Ospedali universitari locali. La missione della nuova impresa, guidata da un ex fondatore di Whitehead, Eric Lander, è quella di espandere gli strumenti per la medicina genomica e applicarli alla cura delle malattie.
Nel 2008, Eric Lander lasciò il Whitehead Institute una volta che il Broad divenne un’istituzione completamente indipendente.
A meno di un decennio dalla sua fondazione, il Whitehead Institute è stato nominato il più importante istituto di ricerca al mondo in biologia molecolare e genetica. Negli ultimi 10 anni, i lavori pubblicati dagli scienziati Whitehead hanno avuto un impatto maggiore sulla biologia molecolare e sulla genetica di quelli di ciascuna delle 15 principali università di ricerca e istituti di ‘Life Sciences’ negli Stati Uniti. Quattro volte dal 2009, il Whitehead Institute è stato classificato dalla rivista The Scientist, come il migliore posto di lavoro per Postdocs (nuovi PhD) negli Stati Uniti.
Broad Institute
Il Broad Institute di MIT e Harvard, è stato lanciato nel 2004 per promuovere la salute umana utilizzando la genomica ed approfondire la nostra comprensione della biologia e del trattamento delle malattie, al fine di gettare le basi di una nuova generazione di terapie.
È stato recentemente oggetto di attenzione da parte di tutti i media per aver elaborato, in concorrenza con la Università di Berkeley, il CRISPR, un metodo estremamente efficace di manipolazione del DNA:
La missione del Broad è accelerare la comprensione e il trattamento delle malattie. Per fare ciò, intende assicurarsi che altri possano basarsi sui progressi scientifici compiuti dalla sua comunità di ricercatori: l’ obiettivo principale è massimizzare i benefici per la salute umana.
L’istituto è guidato dai seguenti principi:
1. Raccolta di un grande database di facile accesso.
Tornando al Progetto Genoma Umano, gli scienziati sono stati coinvolti in sforzi sistematici per creare grandi set di dati destinati a servire come base per studi biologici e medici in migliaia di laboratori in tutto il mondo.
2. La condivisione dei Progetti di Ricerca con istituzioni accademiche.
In quanto istituto di ricerca accademica senza fini di lucro, il Broad riconosce il ruolo unico che tali istituzioni svolgono nel promuovere l’ecosistema biomedico esplorando le questioni fondamentali e lavorando a progetti anche ad alto rischio iniziale, senza un chiaro ritorno economico.
3. Interazioni con l’industria.
L’industria gioca un ruolo essenziale nella creazione di prodotti per accelerare la ricerca (come reagenti e tecnologie) e per avvantaggiare direttamente i pazienti (come la diagnostica e la terapia). L’industria è spesso in grado di sobbarcarsi impegni che non possono essere prontamente raccolti dal mondo accademico a causa della necessità di finanziamenti su di una scala che in genere può essere ottenuta solo con investimenti privati, piuttosto che della richiesta di competenze scientifiche specializzate sullo sviluppo di farmaci che non sono sempre disponibili altrove o per mancanza di infrastrutture capaci di ospitare e condurre grandi sperimentazioni cliniche.
Per garantire che il lavoro del Broad sia di beneficio ai pazienti, è pertanto indispensabile interagire con l’industria. Questo obiettivo può essere raggiunto sia con l’impegno in collaborazioni scientifiche con partner industriali che condividono la stessa visione in una certa un’area scientifica, sia concedendo in licenza all’industria le innovazioni realizzate.
Per quanto riguarda le licenze commerciali, il Broad ritiene essenziale massimizzare il beneficio del pubblico. Nella maggior parte dei casi, questo obiettivo è raggiunto al meglio attraverso la concessione di licenze non esclusive, che consente a molte aziende di utilizzare le innovazioni portate conseguite e quindi competere nell’introdurre sul mercato di prodotti che ne facciano uso. In alcuni casi, si ammette tuttavia che la licenza esclusiva ad un’innovazione possa essere necessaria per giustificare il livello di investimento privato richiesto allo sviluppo di un prodotto che possa raggiungere il mercato. (Ne sono esempio la sperimentazione clinica e la registrazione di un nuovo farmaco: senza una licenza esclusiva, almeno per un certo numero di anni, le società farmaceutiche sarebbe riluttanti ad investire le centinaia di milioni di dollari necessari a dimostrare sicurezza ed efficacia del nuovo farmaco, perché i concorrenti potrebbero successivamente utilizzare gli stessi risultati per portare mettere in vendita prodotti simili.)
In ogni caso, l’istituto valuta la necessità di un’esclusività e cerca di limitarne l’ambito.
4. Considerazioni politiche.
Per garantire che l’innovazione scientifica sia di beneficio per la salute umana, gli scienziati devono anche cercare di garantire che le tecnologie d’avanguardia siano utilizzate in modo socialmente responsabile. Si possono porre restrizioni politiche su determinate licenze per vietare usi che sarebbero socialmente non accettabili, in base alle attuali conoscenze scientifiche ed al consenso della società.
Wyss Institute
In termini puramente formali e logistici, attribuire il Wyss al Sistema di Kendall Square sarebbe impreciso, ma i suoi legami col mondo delle Life Sciences di Kendall è tanto importante che non pare corretto tralasciarlo.
Definito anche ‘Istituto per l’Ingegneria ispirata dalla Biologia’, il Wyss utilizza principi di progettazione ‘biologica, per creare innovazioni ingegneristiche capaci di trasformare la medicina’. Nel Wyss Institute, si sfruttano le recenti conoscenze su come la natura costruisca, controlli e produca elementi biologici per sviluppare nuove innovazioni ingegneristiche.
Questo nuovo campo di ricerca che è stato definito anche ‘Biologically Inspired Engineering’. Il Wyss Institute mira ad emulare i principi biologici di autoassemblaggio, organizzazione e regolamentazione di modo da sviluppare soluzioni tecnologiche rivoluzionarie per l’assistenza sanitaria, l’energia, l’architettura, la robotica e la produzione, che si traducono in prodotti e terapie commerciali attraverso la formazione di nuove startup e alleanze aziendali. Grazie all’impegno sull’innovazione, il Wyss sfrutta la libertà creativa del mondo accademico per generare una ‘pipeline’ di nuove idee e potenziali nuove tecnologie.
Il personale del Wyss è libero di seguire lo sviluppo del prodotto, dalla realizzazione di un prototipo alla sua maturazione in prodotto dai rischi ridotti; un team interno di sviluppo del business, composto da esperti nel campo della proprietà intellettuale, nonché imprenditori-in-residence, ne guida la commercializzazione attraverso partnership industriali, accordi di licenza o creazione di startup.
Aree di eccellenza: Biomimetic Materials Technologies, Bioinspired Soft Robotics, Bioinspired Therapeutics &Diagnostics, Immunomaterials, Living Cellular Devices, Molecular Robotics, 3D Organ Engineering, Syntetic Biology.
Il Wyss ha attualmente 18 Facoltà di base e 15 membri di Facoltà Associate di Harvard e delle sue istituzioni partner, leader nel campo della Biologically Inspired Engineering. L’intera impresa dell’Istituto è gestita e amministrata dal direttore, con il supporto di un comitato operativo guidato da un team esecutivo che contribuisce alla comunità del Wyss con una vasta esperienza di gestione finanziaria e aziendale. Non per nulla, l’istituto può vantare 1895 pubblicazioni, 2176 brevetti depositati, 74 licenze e 26 startup.
I membri della facoltà dell’Istituto sviluppano tecnologie ‘bioispirate’ collaborando con scienziati e ingegneri del team di tecnologia avanzata che portano esperienza industriale nello sviluppo dei prodotti . Le tecnologie vengono trasferite dal laboratorio al mercato commerciale dal Business Development Team del Wyss , che comprende esperti di sviluppo con competenze specifiche del settore, nonché imprenditori associati con esperienza aziendale. Il team lavora a stretto contatto con l’Office of Technology Development di Harvard per gestire i portafogli di proprietà intellettuale, perseguire opportunità di licenza e/o startup, e sviluppare collaborazioni e partnership strategiche con l’industria, i medici e la comunità imprenditoriale.
L’INDUSTRIA a Kendall Square
Non sono poche le societa’ biotech e farmaceutiche che hanno deciso di installare nell’area di Kendall Square attività di ricerca o di scouting:
Società Biotech
* Abcam
* ImmunoGen
* Moderna Therapeutics
* NovoBiotic Pharmaceuticals
* Intarcia Therapeutics
* NovoBiotic Pharmaceutical
* Permeon Biologics
* Biogen
* Boston Scientific
* Foundation Medicine
* Addgene
* Genzyme
* Vaxess Technologie
* Thrombolytic Science
* pSivida
Società Farmaceutiche.
* Acceleron Pharma
* Aderis Pharmaceuticals
* Merrimack Pharmaceuticals
* Novartis
* Pfizer
* Sanofi
* Sarepta Therapeutics
* Vertex Pharmaceuticals
* Agios Pharmaceuticals
* Alnylam Pharmaceuticals
* Amgen
* Alzheon
* Editas Medicine
Una tale concentrazione, in termini sia numerici che di qualità, di ricercatori accademici e industriali, offre un quadro istantaneo della unicità che caratterizza a livello mondiale l’Hub di Innovazione di Kendall Square.
Kendall Square non è però così singolare solo sul fronte tecnologico e scientifico. E’ ben presente anche sul fronte sociale, grazie alla Kendall Square Association (KSA)
La KSA è un’organizzazione no-profit di 175 partner industriali e accademici – tra cui Google, Microsoft e MIT – operativa su Kendall Square e dintorni, che promuove la vitalità del distretto.
Ogni anno, il KSA tiene una riunione per eleggere nuovi membri del consiglio, fornire aggiornamenti sui progetti e ospitare relatori ospiti che condividono approfondimenti su tecnologia, economia, istruzione e altri campi. Il decimo incontro annuale della Kendall Square Association (KSA) ha esaminato con attenzione le diffuse questioni relative alla diversità della regione, sia storiche che attuali, prestando particolare attenzione ai membri del team Spotlight del Boston Globe, responsabili di un’indagine sul razzismo a Boston.
Cambridge, può essere “una città di contraddizioni”. A fronte di alti livelli di reddito, “ha un tasso di povertà più elevato rispetto alla media statale. È una comunità dove 500 senzatetto sono sulle strade ogni notte e dove la morte per overdose è raddoppiata nell’ultimo anno. ‘La città sta attualmente affrontando questi problemi,’ ha riferito il sindaco all’Incontro Annuale, “Vogliamo divenire veramente la comunità socialmente economica e giusta che rivendichiamo di essere”.
Un recente sondaggio nazionale del Globe ha rilevato che le persone di colore classificano Boston come la città per loro meno accogliente tra le otto principali città degli Stati Uniti; l’iscrizione di studenti di colore in molte università di Boston è inferiore al 10% ; solo due politici di colore sono stati eletti nell’ufficio statale negli ultimi 50 anni; nelle aziende quotate in borsa, solo l’1% dei membri dei consigli è di colore ed il patrimonio netto medio per i bianchi è quasi $ 250.000, contro gli $ 8 della comunità di colore.
I dati indicano che non è cambiato molto dal 1983: nel 2015 il 4,6% dei lavoratori di colore erano funzionari e dirigenti, rispetto al 4,5% del 1983; il tasso di disoccupazione tra gli individui di colore è ancora, dopo 30 anni, il doppio del tasso tra individui bianchi; il “Vault” – un’organizzazione dei più potenti business leader di Boston, ora chiamata “New Vault” – ha ancora zero membri di colore.
La KSA è un “tessuto connettivo, che costruisce relazioni attorno a Kendall Square, raccoglie feedback dai membri della comunità e conduce ricerche. La visione del futuro di Kendall Square è quello di una prosperità condivisa, un’ampia inclusività ed un accesso aperto”. I piani includono miglioramenti e soluzioni di mobilità, “di modo che tutti possano raggiungere facilmente Kendall Square.”