La macchina di elaborazione quantistica sarà disponibile per ricercatori e aziende per eseguire applicazioni tramite il cloud.
di Martin Giles
Il nuovo computer IBM, che verrà lanciato il prossimo mese, vanta 53 bit quantistici, o qubit, gli elementi che sono il segreto della potenza delle macchine quantistiche (si veda la nostra descrizione dei qubit e dei fenomeni che rendono i computer quantistici così potente).
Google ha un dispositivo a 72 qubit, ma non ha permesso agli esterni di eseguire programmi su di esso, mentre la macchina computazionale di IBM sarà accessibile tramite il cloud.
IBM promuove l’informatica quantistica tramite il cloud dal 2016. Per potenziare tali sforzi, l’azienda sta aprendo un nuovo centro nello stato di New York per ospitare alcuni dei più avanzati sistemi quantistici.
Altre aziende che sviluppano computer quantistici, come Rigetti Computing e la D-Wave canadese, hanno a loro volta lanciato servizi cloud. Dietro le quinte, c’è una corsa per conquistare la supremazia nel settore della ricerca quantistica.
Un computer quantistico può eseguire attività che vanno ben oltre la portata del supercomputer convenzionale più potente. Si dice che Google sia la più vicina a raggiungere questo traguardo, ma anche se lo raggiungesse, non implica che i suoi sistemi saranno disponibili per un utilizzo diffuso.
Il suo campo d’intervento sarà probabilmente molto limitato e sarà necessario ancora tempo per creare computer quantistici in grado di affrontare una vasta gamma di problemi.
Immagine: Computer quantistico da vicino AP
(rp)