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    Il lento passaggio all’energia pulita

    La rapida crescita nelle centrali a energia rinnovabile e nei veicoli elettrici non ha ancora contribuito a cambiamenti determinanti del sistema energetico globale. 

    di James Temple

    Il costo dei grandi parchi eolici e solari è diminuito rispettivamente del 70 e quasi del 90 per cento. Nel frattempo, le centrali a energia rinnovabile di tutto il mondo producono quattro volte più elettricità rispetto a 10 anni fa. Allo stesso modo, i veicoli elettrici all’inizio degli anni 2010 rappresentavano solo una modesta percentuale del parco macchine globale, ma quest’anno le aziende automobilistiche hanno venduto circa 1,8 milioni di veicoli elettrici; con il diversificarsi della gamma dell’offerta, i prezzi sono infatti diminuiti.

    Ma la rapida crescita in questi settori non ha ancora determinato né un cambiamento del sistema energetico globale né una riduzione delle emissioni di gas serra. Finora, le tecnologie più pulite hanno principalmente soddisfatto le crescenti esigenze energetiche, non incidendo profondamente sulle infrastrutture esistenti per i combustibili fossili, come si può ben vedere dalle tabelle a lato.

    Ridurre le emissioni abbastanza rapidamente da combattere le crescenti minacce dei cambiamenti climatici richiederà revisioni complete delle nostre centrali elettriche, fabbriche e parco veicoli, il tutto entro pochi decenni (si veda l’articolo Un altro decennio perduto sul fronte dei cambiamenti climatici).

    Le energie rinnovabili

    Secondo la “Statistical Review of World Energy” di BP del 2019, la generazione globale di elettricità da fonti rinnovabili, principalmente eolica e solare, è aumentata da circa 550 terawattora nel 2008 a quasi 2.500 nel 2018.
    Ma, come si può vedere dalla tabella 1, le energie rinnovabili sono la sottile fetta verde in cima, in aumento ma decisamente minoritaria rispetto ad altre fonti.

    Tabella 1

    Un problema è che la generazione totale di elettricità sta aumentando in corrispondenza della crescita della popolazione, le economie si espandono e la domanda di energia aumenta. Il mondo sta costruendo molti parchi solari ed eolici per soddisfare tali esigenze. Ma le nazioni continuano a puntare su impianti a carbone e a gas naturale.

    C’è anche un altro problema. Con l’espansione delle reti elettriche, la quota di altre fonti prive di carbonio è relativamente piatta (nel caso dell’idroelettricità) o in calo (nel caso del nucleare). Ciò significa che il contributo totale da fonti senza emissioni di carbonio è aumentato solo di poco nell’ultimo decennio, passando dal 32 a poco più del 35 per cento (si veda tabella 2).

    Tabella 2

    I veicoli elettrici

    Le stesse tendenze generali sono vere nel caso dei veicoli elettrici, tranne per il fatto che rappresentano un sottoinsieme ancora più piccolo del mercato globale. Le vendite sono in forte espansione nei principali mercati di tutto il mondo, almeno rispetto al basso punto di partenza all’inizio del decennio (si veda tabella 3).

    Tabella 3

    Ma rappresentano una modesta parte delle vendite di auto in tutto il mondo, che hanno superato gli 80 milioni l’anno scorso, come evidenziano i dati di BloombergNEF (si veda tabella 4).

    Tabella 4

    La maggior parte degli esperti del mondo automobilistico ritiene che i veicoli elettrici decolleranno davvero una volta che le auto e i camion a batteria diventeranno economici quanto le gamme a gas. Ma c’è un profondo disaccordo sul fatto che le batterie, che rappresentano circa un terzo del costo di tali veicoli, saranno abbastanza economiche per far sì che ciò accada.

    Anche allora, potrebbero volerci facilmente altri due decenni per modificare del tutto il parco macchine circolante, senza dimenticarsi che auto e camion rappresentano solo una frazione del sistema di trasporto che deve essere cambiato.

    La crescita futura

    Entro la fine del secolo, il sistema elettrico globale potrebbe aver bisogno di essere cinque volte più grande per soddisfare la prevista crescita della popolazione, l’innalzamento del tenore di vita e l’elettrificazione di settori più estesi dell’economia. Ciò include l’uso crescente di elettricità per alimentare automobili, far funzionare stufe e riscaldare edifici.

    E, naturalmente, tutto ciò dovrà essere carbon free.
    Secondo una recente ricerca del Breakthrough Institute, costruire un tale sistema abbastanza velocemente da limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi richiederebbe che il tasso annuale di nuova energia pulita si quintuplicasse entro il 2040.

    La curva di crescita sarebbe la seguente (si veda la tabella 5). L’analisi si basa sullo scenario intermedio del panel sul clima delle Nazioni Unite, in base al quale la crescita economica, i modelli di popolazione e altre tendenze seguono in genere modelli storici.

    Tabella 5

    Secondo Seaver Wanh di Breakthrough, se ci atteniamo al tasso medio di nuova energia pulita negli ultimi cinque anni, occorrerebbero circa 360 anni per costruire un sistema di queste dimensioni. Se lo avessimo fatto al ritmo più veloce degli ultimi cinque anni, ci sarebbero voluti quasi 260 anni.

    Foto: Thomas Reauborg su Unsplash

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