Se la Casa Bianca porterà avanti i piani formulati per limitare il coinvolgimento degli scienziati cinesi nei progetti di ricerca di intelligence e esercito, l’innovazione negli Stati Uniti potrebbe subire un duro contraccolpo.
di Will Knight
Il gelo della guerra fredda: Secondo il New York Times, l’amministrazione Trump starebbe considerando nuove norme per i visti che renderebbero alquanto difficile la partecipazione di ricercatori cinesi nello sviluppo di una serie di tecnologie, come l’intelligenza artificiale, considerati sempre più una risorsa militare. Non è chiaro se il piano permetterebbe realmente di prevenire tattiche di spionaggio, ma è certo che ostacolerebbe lo sviluppo di tecnologie avanzate da parte di università e società statunitensi.
Un gioco al rialzo: Il tema in questione non è che l’ultimo passo del presidente Donald Trump nell’aspro scontro con la Cina, mosso tanto dalle sue pratiche commerciali quanto dall’intimidatoria possanza tecnologica e militare. Trump ha minacciato dazi per quasi $150 miliardi di beni cinesi, mentre gli investimenti cinesi in tecnologie americane vengono sempre più ostacolati.
Un contraccolpo inevitabile: L’amministrazione Trump ha già introdotto misure volte a restringere il flusso di talenti negli Stati Uniti. L’ultimo piano, però, favorirebbe solamente la Cina, che sta già adoprandosi per convincere i propri ricercatori a restare in patria.
(MO)