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    Il cambiamento climatico causato dall’uomo aumenta del 50 percento le precipitazioni dell’uragano Florence

    Uno studio senza precedenti rivela che la Carolina del Nord si imbatterà in una tempesta ben più grande, intensa e piovosa grazie agli effetti del riscaldamento globale provocato dall’uomo.

    di Michael Reilly

    La notizia: L’uragano Florence è arrivato, e il Servizio Meteorologico Nazionale degli Stati Uniti prevede che alcune aree saranno ricoperte da oltre 70 cm di pioggia. Prima ancora dell’arrivo di questa tempesta, ricercatori della Stony Brook University hanno scoperto quanto il cambiamento climatico provocato dall’uomo possa essere considerato responsabile della devastazione che seguirà. La risposta è alquanto sorprendente: intorno al 50 percento delle precipitazioni previste sarebbe dipeso dalle emissioni dell’uomo, le cui azioni avrebbero portato anche a un incremento della intensità dell’uragano e un aumento della sua estensione di ben 80 km.

    Come sono giunti a questa risposta? I ricercatori hanno sviluppato dei modelli climatici attingendo a condizioni climatiche del mondo reale – in questo caso, temperatura dell’aria, concentrazione di umidità, temperatura della superficie del mare – e li hanno confrontati con modelli relativi alle condizioni che si sarebbero presentate in assenza di un riscaldamento artificiale del clima. Finora, però, questo genere confronto era stato effettuato solamente in seguito al passaggio della perturbazione osservata (un modello dell’uragano Harvey, ad esempio, mostra come il cambiamento climatico abbia contribuito alla sua formazione).

    Cosa significa: Gli scienziati del clima stanno acquisendo una capacità sempre più precisa di misurare gli effetti del cambiamento climatico apportato dall’uomo su eventi atmosferici individuali. Negli ultimi anni, diversi studi hanno cominciato a mostrare come ondate di calore, bufere, inondazioni e cicloni tropicali sono stati amplificati dagli effetti del consumo di combustibili fossili. I ricercatori si stanno spingendo oltre mostrando in che misura l’uomo è responsabile della devastazione che segue a queste avversi fenomeni atmosferici.

    (MO)

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