Medicina cellulare , e di precisione per il cancro, a confronto.
di Alessandro Ovi
Novartis ha annunciato la scorsa settimana, che la Commissione europea ha approvato Kymriah® (tisagenlecleucel, ex CTL019) per il trattamento di pazienti pediatrici e giovani adulti fino a 25 anni di età con leucemia linfoblastica acuta (LLA) refrattaria, in recidiva post-trapianto o in successiva ricaduta; e per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivi o refrattari (r / r) (DLBCL) dopo due o più linee di terapia sistemica. Si tratta della prima terapia Registrata del tipo (chimeric antigen receptor (CAR)-T cell therapy).
Il Primo caso, divenuto famoso di questa linea terapeutica era stato alcuni anni fa quello di Emily Whithead, affetta da una leucemia linfoblastica acuta refrattaria a tutta la chemioterapia tradizionale. Emily venne trattata utilizzando i suoi stessi linfociti che erano stati ‘geneticamente modificati al di fuori del suo corpo per esprimere un recettore in grado di attaccare la leucemia. Questi linfociti geneticamente modificati erano stati poi re-iniettati per via endovenosa. Il loro effetto sulle cellule cancerose era stato così violento che Emily si era ammalata gravemente come effetto della forte risposta immunitaria.
Ma, sopravvissuta a questa prima fase il cancro era stato spazzato via e fino ad oggi rimane in remissione
Kymriah, sviluppato in collaborazione con l’Università della Pennsylvania (Penn) è un trattamento innovativo unico che utilizza le cellule T di un paziente per combattere il cancro e l’unica terapia con cellule T (CAR-T) a ricevere l’approvazione normativa nell’UE per questi due tumori maligni delle cellule B. Kymriah è stata anche la prima terapia cellulare CAR-T mai approvata (sia pure con indicazioni più limitate) dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.
Kymriah, un prodotto cellulare per infusione è un medicinale vivente, prodotto individualmente per ciascun paziente mediante la riprogrammazione delle cellule del sistema immunitario del paziente stesso. (Gene Therapy)
Questa approvazione si basava sulla revisione degli unici due studi clinici di registrazione globale CAR-T, JULIET ed ELIANA, che includevano pazienti provenienti da otto paesi europei. In questi studi, Kymriah ha dimostrato tassi di risposta forti e durevoli e un profilo di sicurezza coerente in due popolazioni di pazienti difficili da trattare Nel 2012, Novartis e Penn hanno avviato una collaborazione globale per ulteriori ricerche, sviluppo e commercializzazione di terapie cellulari CAR-T, tra cui Kymriah, per il trattamento sperimentale dei tumori. Questa collaborazione tra industria e università è stata la prima nel suo genere nella ricerca e sviluppo CAR-T.
Kymriah è stato designato come ‘medicinale orfano’ ed è una delle prime terapie designate ‘ PRIME’ a ricevere l’approvazione dell’UE; PRIME (PRIority MEdicines) è un programma lanciato dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) per migliorare il supporto per lo sviluppo di farmaci che mirano a una necessità medica insoddisfatta e aiutare i pazienti a beneficiare il più presto possibile di terapie che potrebbero migliorare significativamente la qualità della vita.
“Portare Kymriah ai pazienti nell’UE fa avanzare il paradigma terapeutico in un modo senza precedenti e offre una terapia salvavita a pazienti giovani che malattie refrattarie e quindi con poche opzioni terapeutiche.
Novartis prevede di lanciare inizialmente nell’indicazione pediatrica, mentre si continuiamo a incrementare le capacità produttive. Inoltre, i tempi per la disponibilità di Kymriah in ciascun paese dipenderanno da molteplici fattori: il coinvolgimento di centri di trattamento qualificati per le indicazioni appropriate, nonché il completamento delle procedure nazionali di rimborso. La formazione è già in corso presso i principali centri di trattamento qualificati per facilitare la somministrazione sicura e senza problemi ai pazienti; e Novartis continua a collaborare con le autorità sanitarie nazionali e il rimborso in tutta Europa su un approccio tariffario equo e basato sul valore, sostenibile, per i sistemi sanitari nazionali.
Secondo il Prof Ivan Borrello professore associato di of oncologia alla Scuola di Medicina della Johns Hopkins University e direttore del the Cell Therapy and cGMP Biologics Core della Johns Hopkins Kimmel Cancer Center , ritiene che questa terapia abbia risultati estremamente promettenti. Tuttavia esiste, a suo parere il problema, serio, di un costo ‘strutturalmente ‘ superiore a quello di altre immunoterapie non rigorosamente ‘personalizzate’. Per ogni singolo paziente, sono necessarie due o tre settimane di tempo per riprogrammare le cellule del sistema immunitario di ogni paziente, con associati anche periodi delicati di degenza.
Si parla espressamente, qui, di una categoria specifica, definita di ‘Medicina Personalizzata , o Cellulare.
Esiste una seconda forma di Immunoterapia, dice il Prof Borrello , quello della cosidetta Medicina di Precisione : I casi di remissione completa sono numerosi.. Vanno dal melanoma ai tumori di reni, polmoni, testa e collo, vescica, linfoma di Hodgkins; il successo conseguito nei test clinici condotti da note società farmaceutiche ha portato all’approvazione dal FDA per 3 prodotti: Optdivo (BMS), Keytruda (Merk) e Tecentriq (Roche Genentech). Si tratta di terapie con anticorpi.
Tradizionalmente, gli anticorpi già sul mercato esercitano il loro effetto terapeutico legandosi a proteine sul tumore e successivamente ammazzando il tumore. Questi nuovi anticorpi svolgono una funzione completamente diversa – si legano a proteine espresse sulle cellule T (checkpoints) che svolgono la funzione di “frenare” il sistema immunitario, Inibendo quel freno con l’anticorpo facilita un risveglio delle cellule T risultando nella regressione di molti tumori. Non sono necessari farmaci diversi da individuo a individuo. Il costo della terapia è molto piu basso di quello della medicina pesonalizza e la tossicità è minore rispetto i CAR-T anche se non senza rischio. La somministrazione di questi farmaci deve comunque essere fatta in centri specializzati.
La veloce espansione sta coinvolgendo società importanti, soprattutto statunitensi, quali Pfizer, Astra Zeneca, Jansen, Abbott, Lilly, Sanofi, Serono Inoltre sono assai numerose Start up finanziate con milioni e milioni di dollari di ‘venture Capital’ e offerte in IPO ( cioè quotate in borsa) prima ancora di aver messo alcunché in commercio.
Sta venendo alla luce una terza categoria di farmaci appartenenti (più o meno) alla famiglia delle terapie personalizzate e considerata scientificamente molto promettente, ma ancora in via di sviluppo quella dei ‘vaccini anti-tumorali terapeutici’
Uno sguardo al futuro
La lotta contro il cancro rimane tra i primi obbiettivi della medicina odierna e l’immunoterapia ha dimostrato di poterne avere ragione. È però importante sapere che le sue applicazioni non si limitano, al solo cancro, ma possono, in linea di principio, confrontarsi con qualunque malattia di origine immunitaria (quelle del sistema nervoso come Alzheimer e Parkinson, le sindromi autoimmuni, infezioni croniche, epatite C, malattie cardiovascolari e di natura infiammatoria).
L’attenzione della comunità scientifica ed industriale è altissima in previsione di una esplosione del settore che è già iniziata.