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    Gli esperti sul CRISPR propongono una moratoria globale sulla manipolazione della genetica ereditaria

    Alcuni dei nomi più importanti nel campo del gene editing vogliono impedire a chiunque di giocare con cellule capaci di trasmettere le proprie modifiche alle generazioni successive.

    di Niall Firth

    In seguito al primo incontro internazionale sul gene editing, l’International Summit on Human Gene Editing tenutosi nel 2015, venne emesso un comunicato. Gli organizzatori si dichiararono unanimi nella convinzione che la creazione di bambini geneticamente modificati fosse un atto “irresponsabile”, a meno di essere certi che la procedura fosse sicura.

    Lo scorso novembre, lo scienziato cinese He Jiankui ha dimostrato l’inefficacia di simili comunicati manipolando il genoma di embrioni per creare bambini geneticamente modificati. Altri hanno ora iniziato a studiare la possibilità di modificare il genoma umano per creare super-bambini.

    Alcuni dei nomi più influenti nel campo del gene editing hanno reagito richiedendo una moratoria globale sulle manipolazioni germline, ovvero la manipolazione genetica di sperma o ovuli, che renderebbero le mutazioni ereditarie, finchè non sarà raggiunto un accordo internazionale su come procedere. Gli scienziati firmatari hanno suggerito un minimo di 5 anni, nella speranza di evitare sorprese dal prossimo He Jiankui.

    La lettera aperta pubblicata da Nature è stata firmata dai maggiori responsabili dello sviluppo del CRISPR, tra cui Emmanuelle Charpentier, Eric Lander, e Feng Zhang, supportati da colleghi di sette diverse nazionalità. La richiesta ha anche il supporto degli US National Institutes of Health.

    Secondo il gruppo, questa periodo sarebbe sufficiente a condurre una discussione sulle problematiche “tecniche, scientifiche, mediche, sociali, etiche, e morali da prendere in considerazione” prima di fare uso della tecnica. Ai paesi che decideranno di andare avanti e non proibire esperimenti di germline editing verrà richiesto di rendere nota la decisione al pubblico, aprendo un dialogo con la comunità internazionale “sull’accortezza di tale decisione,” ed assicurandosi che la scelta sia supportata da ampio consenso nel paese.

    “Il mondo potrebbe decidere che l’utilizzo clinico del germline editing non sia in alcun modo accettabile,” spiega il gruppo. “Qualche società potrebbe invece supportare la correzione genetica per coppie senza alternativa nel desiderio di avere figli biologici, ma essere contraria all’idea di apportare migliorie all’individuo. Altre società potrebbero supportare un utilizzo limitato o ampio delle possibilità genetiche di creare bambini su misura.”

    Secondo gli autori della della lettera, la moratoria non dovrebbe impedire la ricerca sul germline editing, fintanto che gli embrioni non vengano impiantati in utero per la produzione di bambini. Anche l’utilizzo del CRISPR per il trattamento di malattie in cellule non riproduttive dovrebbe essere consentito, a fronte del consenso informato di ogni adulto coinvolto. I miglioramenti genetici, invece, non dovrebbero ancora essere ammessi, nè applicazioni cliniche di cui non “siano ben comprese le possibili conseguenze a lungo termine — sia per l’individuo che per la specie umana,” scrivono.

    Ancora non è noto il ruolo della maggior parte dei nostri geni e il rischio di ripercussioni inattese è alto. La perdita del gene CCR5 programmata da He per proteggere le gemelline dall’HIV, per esempio, è sospettata di complicazioni mortali nel caso di alcune infezioni virali. La modifica del genoma potrebbe avere conseguenze impreviste sulle generazioni future. “Cercare di rimodellare la specie sulla base delle conoscenze attualmente a nostra disposizione sarebbe follia,” dichiara la lettera.

    La moratoria e l’accordo internazionale sarebbero volontari e difficilmente fermeranno scienziati corrotti, ma gli autori della lettera credono che un divieto vero e proprio sarebbe eccessivo. Sperano piuttosto che la proposta possa “rappresentare un freno per i piani più estremi di riprogrammazione della specie umana.”

    Il ministro della sanità cinese, per esempio, dopo l’esperienza con He, ha cominciato a emettere linee guida nel proprio paese, tra cui la necessità di ottenere l’approvazione del governo prima di condurre qualunque esperimento potenzialmente pericoloso come uno studio di germline editing.

    (lo)

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