Una meteorologa spaziale sta portando all’attenzione di tutti l’impatto di brillamenti solari e tempeste elettromagnetiche in un mondo governato dai satelliti.
di Erin Winick
Tamitha Skov potrebbe apparire una tra i tanti meteorologi che producono previsioni quotidiane online, ma invece di parlare di pioggia e vento, la Space Weather Woman, la donna del meteo spaziale, è una delle poche persone che danno spiegazioni sul clima spaziale.
Il campo della meteorologia spaziale è relativamente giovane. Tratta argomenti come vento solare, tempeste geomagnetiche ed espulsioni di massa coronale, flussi di particelle cariche e campi magnetici generati nello strato più esterno dell’atmosfera della nostra stella. Il clima spaziale può creare aurore spettacolari, ma può anche interferire con le attività dei satelliti su cui si basano servizi come il GPS, destabilizzare reti elettriche, rappresentare una minaccia per gli astronauti a bordo della stazione spaziale con livelli pericolosi di radiazioni.
Centri come lo Space Weather Prediction Center nel Colorado hanno il compito di tenere il Sole sotto osservazione per poter misurare e predire tali tempeste ed essere in grado di avvisare società e governi della possibile necessità di sospendere le attività di satelliti e reti elettriche.
Da cinque anni, Tamitha Skov traduce per i non esperti i risultati delle osservazioni di questi centri sul suo canale YouTube. Tra i suoi followers ci sono gruppi le cui attività dipendono dai satelliti e individui che hanno un interesse negli eventi naturali provocati dal clima spaziale, come agricoltori, militari, fotografi delle aurore boreali, piloti, operatori di droni, meteorologi e operatori radio. “Le attività di un radioamatore dipendono dalla ionosfera,” spiega Keith Gordon, follower della Skov, pilota ed entusiasta radioamatore. “Ci sono giorni che posso contattare l’altro capo del mondo ed altri in cui non supero le 50 miglia. La nostra magnetosfera è viva e governata dal sole.”
Tamitha Skov non si accontenta, però. “Voglio vedere il meteo spaziale sul telegiornale della sera, fianco a fianco con il meteo locale,” dichiara. Prestare attenzione al meteo spaziale è una precauzione: una tempesta solare ha il potere di provocare un blackout quanto un uragano, o indurre le linee aeree a modificare le proprie rotte. Conoscere il meteo spaziale è particolarmente importante vicino ai poli, dove le radiazioni si concentrano, o in paesi come il Brasile, dove i servizi GPS sono spesso disturbati dagli effetti di “bolle di plasma” e fluttuazioni atmosferiche che interferiscono con i segnali radio. Il Brasile ha lanciato un piccolo satellite, un cubesat, in collaborazione con la NASA per studiare il fenomeno.
Tamitha Skov è laureata in geofisica e fisica del plasma spaziale, ma il suo sogno era un carriera musicale. Cominciò a rispondere a domande sul clima spaziale su Twitter e, da lì, l’interesse dei suoi follower la portarono a produrre vere e proprie previsioni meteo. Ora è il personaggio di riferimento per ogni domanda in merito e deve trovare un equilibrio tra la necessità di rispondere ai suoi followers e le esigenze del suo lavoro presso la Aerospace Corporation.
Sappiamo poco sul clima spaziale, in parte perchè è divenuto rilevante solo da pochi decenni e non ci sono stati molti investimenti nella ricerca. Fortunatamente, il Sole è stato molto tranquillo negli ultimi anni, immerso in una fase del proprio ciclo vitale chiamata minimo solare. Il ciclo solare ha una durata media di 11 anni, a metà dei quali i poli magnetici della stella si invertono producendo una fase di estrema attività solare. L’ultimo tale periodo risale al 2014. Un esempio di ciò di cui il Sole è capace è l’Evento di Carrington del 1859, quando una tempesta solare produsse tanta attività elettromagnetica che l’aurora boreale fu visibile persino a Cuba. Eventi simili possono accadere ogni 100-200 anni, ma già nel 2017, le attività del sole furono sufficienti a mandare in blackout le comunicazioni radio d’emergenza nei Caraibi mentre erano investiti da terribili uragani.
Tamitha Skov sta cercando di creare una rete di meteorologi spaziali che possa far fronte al bisogno di risposte. Come Michael Cook, meteorologo spaziale della Apogee Engineering è convinta che i migliori diffusori di informazioni sul clima spaziale debbano essere i meteorologi dei meteo locali. “Gli effetti del clima spaziale nel Minnesota non saranno assolutamente gli stessi in Florida,” spiega la Skov. Una maggiore consapevolezza pubblica sull’argomento non può che prepararci meglio ad affrontare le tempeste solari e i loro effetti sulla nostra vita quotidiana.
Immagine: Le previsioni del tempo spaziale con Tamitha Skov. Credito immagine: Tamitha Skov
(lo)