Gli sforzi della società per sviluppare assistenti personali intelligenti dimostrano quanto le AI abbiano un bisogno disperato di entrare in contatto con il mondo fisico.
di Will Knight
L’ascesa dei robot: Facebook ha inaugurato un nuovo laboratorio di robotica presso il suo quartier generale nella Silicon Valley, assieme a diversi progetti di ricerca che prevedono l’addestramento dei robot per svolgere una serie di operazioni differenti. La società sta forse cercando di dotare i suoi dispositivi Portal di braccia e gambe per permettergli di esplorare le vostre abitazioni?
Progressi per le AI: Non ancora (per fortuna). Il progetto è una naturale estensione della preesistente ricerca di Facebook nel campo delle AI. L’apprendimento automatico può essere adottato per insegnare ai robot come eseguire delle operazioni impossibili da programmare. Il progetto potrebbe anche trovare alcune applicazioni pratiche nel lungo termine, ma l’aspetto più importante è il modo in cui le nozioni apprese dai robot possono essere reintrodotte negli algoritmi per altre applicazioni.
Sempre più curiosi: Come per le altre ricerche di Facebook nel campo delle AI, il team responsabile di questo nuovo laboratorio è incentrato sullo sviluppo di algoritmi in grado di apprendere con la minor supervisione umana possibile. Un elemento interessante di questo approccio è il genere di algoritmo di apprendimento per curiosità che permette ai robot di imparare senza cercare di raggiungere alcun traguardo specifico.
Esperienze reali: Quando si considerano gli sforzi perseguiti da Facebook per sviluppare un assistente personale virtuale, l’idea che un sistema venga addestrato sulla base di una esperienza con il mondo fisico è importante. È difficile pensare di poter intrattenere una conversazione decente con una AI che è stata addestrata solamente utilizzando dei testi colloquiali. Come spiegatoci dagli esperti, questi algoritmi mancano di una comprensione del mondo fisico che gli esseri umani danno per scontata.
Ispirazione biologica: “Il solo esempio di intelligenza che abbiamo è di natura umana o animale”, spiega uno degli scienziati di Facebook, Roberto Calandra. “Se vogliamo ricreare il genere di intelligenza che contraddistingue esseri umani ed animali, è plausibile considerare che potremmo avere bisogno di questa fisicità”.
(MO)