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    È vivo e lotta insieme a noi. L’importanza del sistema immunitario innato

    Una ricerca degli scienziati della Washington State University espone una nuova teoria della specificità immunologica che finora era stata attribuita solo al sistema immunitario adattativo, che si sviluppa nel tempo attraverso l’esposizione alla malattia

    di MIT Technology Review Italia 

    Esistono due tipi di sistemi immunitari: il sistema immunitario innato e il sistema immunitario adattativo. Tradizionalmente, la specificità immunitaria era attribuita al sistema immunitario adattativo, mentre si pensava che la risposta immunitaria innata non fosse specifica. Tuttavia, prove crescenti indicano che il sistema immunitario innato può a sua volta generare alti livelli di specificità

    Lo studio, pubblicato sulla rivista “Cell Reports”, suggerisce che la capacità del sistema immunitario innato a rispondere in modo diverso a specifici agenti patogeni, la cosiddetta specificità immunitaria innata, è guidata dal sistema nervoso e identifica una proteina neuronale come un collegamento critico nel processo.

    La ricerca è stata condotta su modelli animali, in particolare su un minuscolo verme noto come Caenorhabditis elegans (C. elegans) che viene comunemente usato per studiare la regolazione neurale dell’immunità innata a causa del suo sistema nervoso semplice che possiede solo 302 neuroni ben identificati – contro 86 miliardi di neuroni in un cervello umano – e il suo corpo trasparente che consente agli scienziati di vedere come vengono espressi geni diversi. 

    Inoltre, a differenza degli esseri umani, C. elegans è privo di un sistema immunitario adattativo, il che consente di studiare la specificità del suo sistema immunitario innato senza interferenze da parte delle risposte immunitarie adattative.

    “Studi clinici hanno dimostrato che la stimolazione di circuiti neurali alterati, elettricamente o farmacologicamente, può curare o alleviare molte malattie immunitarie innate”, ha affermato Jingru Sun, co-autrice dello studio e professore associato del WSU Elson S. Floyd College of Medicine.

    Sapere come il sistema immunitario innato genera una risposta specifica a un particolare patogeno consente di manipolare i circuiti neurali per regolare l’intensità della risposta immunitaria secondo necessità e apre la strada alla cura di condizioni come sepsi, artrite e malattie infiammatorie intestinali, in cui il sistema immunitario innato attacca il corpo e provoca un’infiammazione incontrollata. 

    Questa conoscenza può contribuire a trovare modi per ripristinare l’equilibrio del sistema immunitario, sia tenendo sotto controllo una risposta eccessiva che può causare infiammazioni prolungate, danni ai tessuti e persino la morte, sia migliorando una risposta insufficiente per evitare che un’infezione peggiori. 

    Sun ha affermato che gli sviluppi della ricerca potrebbero essere particolarmente significativi in un altro settore di grande preoccupazione per il futuro delle terapie mediche. La cosiddetta era post-antibiotica, infatti, si sta avvicinando rapidamente, rendendo imminente il momento in cui gli antibiotici esistenti saranno inutili nella lotta contro i superbatteri resistenti ai farmaci.

    (rp)

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