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    E’ tempo di prepararsi a una seconda ondata del virus

    In un nuovo rapporto del 14 luglio, l’Academy of Medical Sciences del Regno Unito mette in allarme sui potenziali rischi di una diffusione della pandemia durante il periodo invernale.

    di Charlotte Jee

    I sistemi sanitari durante l’inverno sono sotto pressione in quanto le malattie infettive si diffondono più velocemente man mano che si trascorre più tempo in spazi chiusi scarsamente ventilati e con asma, attacchi di cuore e ictus che si manifestano con più facilità a temperature più fredde. Considerando un potenziale aumento invernale del contagio da covid-19, una seconda ondata, secondo il rapporto dell’Accademia, potrebbe avere caratteristiche ancora più negative dell’epidemia iniziale, spingendo i sistemi sanitari oltre il loro limite.

    Lo studio ha ipotizzato un ragionevole “scenario molto negativo” per il Regno Unito e afferma che il numero di decessi ospedalieri relativi a covid-19 tra settembre del 2020 e giugno del 2021 potrebbe raggiungere i 119.900, più del doppio dei 45.000 decessi che si sono verificati nel Regno Unito fino a oggi. I ricercatori ritengono che le morti raggiungeranno il picco in gennaio e febbraio. Questa cifra non include i potenziali decessi nelle case di cura, che rappresentano finora circa un terzo di tutti i decessi in Inghilterra. 

    Anche se il rapporto si riferisce specificamente al Regno Unito, le stesse conclusioni potrebbero essere tratte per molti paesi del mondo. Tuttavia, vale la pena ricordare che si tratta di un modello tarato sullo scenario peggiore e non considera potenziali nuovi farmaci, trattamenti o vaccini. Si basa anche sul presupposto che non sarà possibile introdurre nuovamente un lockdown nel Regno Unito.

    Per evitare che la situazione descritta nello studio dall’Accademia diventi reale, sarà cruciale ridurre al minimo la trasmissione nella comunità attraverso misure come il distanziamento sociale e il lavaggio accurato delle mani. È anche importante creare scorte di adeguati dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario e sociale, accelerare i programmi di test e rintracciabilità, creare un sistema di allarme rapido per monitorare e gestire un’ondata invernale e vaccinare gli anziani e gli operatori sanitari per l’influenza.

    Immagine: AP

    (rp)

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