La competizione Robotart mira a combinare arte e ingegneria per promuovere entrambi i campi.
di Erin Winick
Vincent van Bot: Delle 100 immagini che sono state presentate all’edizione 2018 della competizione Robotart, le opere prodotte da un robot di nome CloudPainter sono spiccate per le loro forme evocative e astratte. Una delle opere vincenti, visibile nell’immagine a lato, è stata creata da un team di reti neurali, algoritmi per intelligenza artificiale e robot.
Un progresso artistico: Il fondatore di Robotart, Andrew Conru ha detto a MIT Technology Review che le iscrizioni di quest’anno sono state caratterizzate da composizioni e pennellate raffinate. “CloudPainter, il vincitore di questa edizione, ha partecipato ogni anno ed ha dimostrato la migliore maturazione del suo sistema”, dice. “I lavori che ne sono risultati, pur affidandosi a delle foto di partenza, sono in grado di ricorrere a stili di pittura differenti”.
Perché conta: Non si tratta di un semplice trucco. Creando qualcosa di meraviglioso con un pennello e la robotica, la tecnologia sta promuovendo la maturazione dell’arte e vice versa. Secondo Conru, infatti, “i progressi dell’IA nell’imitazione o estensione dell’uomo influiscono sulla connessione fondamentale fra l’arte e coloro che interagiscono con essa”.
(MO)
