Se Cina e Stati Uniti sono realmente rivali nello sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale, allora perché Baidu è entrata a far parte di un consorzio di società statunitensi per esplorare assieme i rischi associati a questa tecnologia?
di Will Knight
Esistono alcuni validi motivi per cui due paesi in competizione fra loro potrebbero voler collaborare. Per prima cosa, le società cinesi allineate al governo preferirebbero attenuare le voci di una lotta per la supremazia nel campo dell’IA, vista la feroce guerra commerciale che già imperversa fra le due nazioni. Una seconda ragione, seppur meno evidente, è che le società impegnate nello sviluppo di IA non sono affatto in competizione fra loro.
La notizia: Questa settimana la Partnership on AI, un’organizzazione fondata da Amazon, Google, Facebook ed altre società statunitensi, ha annunciato che Baidu diventerà presto un nuovo membro. La no-profit vanta oltre 70 partner in 10 paesi differenti ed è capeggiata da Terah Lyons, una veterana dell’amministrazione Obama che, in occasione della conferenza EmTech Digital, ha parlato della necessità di diversificazione nell’IA.
La chiamata di Pechino: Una dichiarazione rilasciata da Ya-Qin Zhang, il presidente di Baidu, dimostra il desiderio della società di contrastare la teoria di una corsa alle armi: “Con i continui progressi della tecnologia e l’espansione delle sue applicazioni, riconosciamo l’importanza di partecipare alla discussione globale sul futuro dell’IA. La sicurezza, l’equità e la trasparenza di questa tecnologia andrebbero contemplate come base di qualunque progetto o sistema realizzato”.
Lo storico delle ricerche di Baidu nel campo dell’IA offre un altro segnale che l’idea di una grande corsa per la supremazia nell’IA sia una mera esagerazione. La società di Pechino è stata la prima a investire pesantemente nella ricerca in Cina, affidandosi però alla guida di Andrew Ng, un esperto statunitense che, prima di gestire un importante progetto di IA per Google, insegnava a Stanford. Oggi, Ng è a capo di molteplici progetti sia in Cina che negli Stati Uniti.
Oriente e Occidente si incontrano: Le società di IA cinesi sono recentemente finite sotto i riflettori per aver fornito al governo tecnologie di sorveglianza. Lo scrutinio è garantito, ma non significa necessariamente che società, ricercatori e consumatori cinesi non siano preoccupati per gli stessi problemi che affliggono le controparti occidentali.
La mossa di Baidu dimostra come Cina e Stati Uniti potrebbero scoprire aspetti comuni per quanto riguarda l’IA.
(MO)