Jinxing Zheng dell’Institute of Plasma Physics, Chinese Academy of Sciences, ha escogitato nuovi modelli di uso di potenti magneti per controllare il plasma a temperature estreme.
di Russ Juskalian
Il lavoro di Zheng sta aiutando la Cina a scavalcare il resto del mondo e progettare il più grande reattore a fusione mai realizzato fino ad oggi, chiamato China Fusion Engeneering Test Reactor. IL CFETR dovrebbe essere completato e presentato prima del 2035, anche se potrebbero essere necessari dai cinque ai 10 anni per raggiungere la piena potenza.
I reattori a fusione, basati sull’energia rilasciata quando gli atomi vengono combinati, hanno un grande potenziale per la creazione di energia pulita e sono intrinsecamente più sicuri dell’energia nucleare esistente basata sulle reazioni di fissione. Ma nessuno ne ha costruito uno pratico, in parte per la difficoltà di contenere il plasma necessario, che può raggiungere temperature di centinaia di milioni di gradi Celsius.
L’innovazione di Zheng è relativa alla scoperta di nuovi modelli teorici per comprendere come più grandi magneti superconduttori possono cambiare rapidamente i loro campi magnetici per mantenere il plasma in un posto mentre si verificano le reazioni di fusione. Nel 2018, con l’aiuto dei modelli di Zheng, un reattore a fusione a Hefei, in Cina, chiamato Experimental Advanced Supercondicting Tokamak, soprannominato “il sole artificiale”, ha controllato il plasma a una temperatura record di 50 milioni di gradi Celsius per 102 secondi.
Il futuro CFETR della Cina è destinato a funzionare a oltre 1 gigawatt di potenza negli anni 2030. È il doppio della potenza di ITER, un reattore a fusione attualmente in fase di completamento nel sud della Francia con la cooperazione di paesi di tutto il mondo.
(rp)