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    Alphabet si prepara a entrare nel mercato dei sali fusi

    La Breakthrough Energy Ventures di Bill Gates sta lavorando a un accordo per lanciare un nuovo progetto per l’accumulo energetico.

    di James Temple

    La divisione X di Alphabet si starebbe preparando allo spin out di Project Malta, un progetto dedicato all’accumulo di energia via sali fusi; l’operazione comporterebbe l’investimento di $1 miliardo da parte del fondo Breakthrough Energy Ventures di Bill Gates.

    Non è ancora certo se l’accordo sia stato finalizzato, né quanto denaro potrebbe essere speso complessivamente. Il principale scienziato dietro questo progetto, il Premio Nobel Robert Laughlin, ha però rivelato che le prime bozze di un accordo erano già state valutate il mese scorso durante un incontro a Stanford. Nell’abstract dell’incontro, Laughlin cita il “progetto segreto con nome in codice ‘Project Malta’”, un “brevetto fondamentale” presentato nel mese di aprile per la tecnologia dei sali fusi e aggiunge: “Attività di spinoff associate alla Breakthrough Energy Ventures di Bill Gates sono attualmente in corso”. La pagina con l’abstract è stata in seguito rimossa quando abbiamo provato a chiedere ulteriori informazioni.

    Laughlin aveva attribuito la pubblicazione dell’abstract a Breakthrough Energy Ventures, la quale non si è prestata a domande di approfondimento. Neppure un portavoce degli X Lab non ha voluto commentare a riguardo.

    Phil Larochelle, che ha collaborato con Laughlin a un precedente progetto di accumulo termico e detiene diversi brevetti rilevanti, è ora uno dei principali investitori di Breakthrough Energy Ventures. Anche Larochelle, che in precedenza operava come direttore tecnico di programma presso la divisione X, non ha commentato a riguardo.

    Il progetto Malta è stato infine svelato in un articolo di Bloomberg secondo cui il team starebbe “ricercando partner per realizzare, operare e connettere alla rete un prototipo in scala commerciale”.

    Il sistema proposto converte l’elettricità generata da turbine solari ed eoliche in energia termica risultante in calore, che viene quindi immagazzinato all’interno di gigantesche cisterne di sali fusi, e freddo, che viene accumulato in vasche di liquido refrigerante. Questo approccio potrebbe raggiungere efficienze superiori e abbattere maggiormente i costi rispetto agli altri sistemi di accumulo termico grazie a un motore a calore in grado di “trasferire il calore dal lato caldo a quello freddo per alimentare meccanicamente una turbina”, secondo quanto descritto nel brevetto e nelle ulteriori pubblicazioni scientifiche condivise da Laughlin.

    Secondo quanto riportato da Bloomberg, i ricercatori ritengono che il loro approccio permetterà di accumulare energia per tempi più lunghi rispetto a quelli resi possibili dalle batterie agli ioni di litio, il tutto a un prezzo in grado di competere con l’idroelettrico pompato, la tecnologia di accumulo su larga scala più economica in commercio oggi.

    Forme più economiche e performanti di accumulo della corrente elettrica sono fondamentali per la gestione delle fluttuazioni caratteristiche delle rinnovabili. È per questo motivo che l’accumulo di corrente rappresenta oggi una delle cinque aree d’interesse della Breakthrough Energy Ventures, fondata nel 2016 per sostenere le tecnologie emergenti indispensabili alla lotta al cambiamento climatico. Fra gli investitori di rilievo che hanno aderito al fondo figurano John Doerr di Kleiner Perkins, Jack Ma odiAlibaba Group, e Marc Benioff, direttore esecutivo di Salesforce. Le restanti aree di competenza del gruppo riguardano i combustibili liquidi, le microreti, i materiali costruttivi alternativi e l’energia geotermica.

    Quartz ha recentemente rivelato che i primi due investimenti da parte del fondo rientravano nello scenario delle tecnologie per l’accumulo energetico: Form Energy e Quidnet Energy (vedi “Bill Gates’s energy fund is laying its first bets, and they’re on grid storage”).

    (MO)

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