Per la prima volta in decenni, il settore dei trasporti sarà responsabile di un inquinamento atmosferico superiore rispetto alle centrali a carbone.
di Mike Orcutt
Quest’anno, stando a una nuova analisi dei dati presentati dal governo statunitense, il settore dei trasporti potrebbe superare quello energetico come principale fonte di emissioni di anidride carbonica negli Stati Uniti.
Nel 2008, la crisi finanziaria globale aveva provocato un diffuso calo nel consumo energetico che, negli Stati Uniti, è coinciso con i primi stadi di una massiccia transizione dal carbone a fonti più pulite di energia. Di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica da parte del settore energetico continuano a scendere ancora oggi dal picco registrato nel 2007, persino con il recupero dell’economia globale.
La tendenza per il settore dei trasporti è meno incoraggiante. In risposta al recupero dell’economia mondiale, le emissioni registrate peri il settore sono andate aumentando. John DeCicco dell’Energy Institute della Università del Michigan, autore dello studio, attribuisce l’incremento registrato negli ultimi quattro anni a cause dirette: il recupero economico e prezzi più accessibili del petrolio. Le vendite dei veicoli sono andate aumentando, specialmente per quanto riguarda furgoni e SUV, e le persone percorrono distanze sempre maggiori.
Questi trend presentano delle considerevoli implicazioni per la politica energetica del paese. Il Clean Power Plan del Presidente Barack Obama contribuirà certamente ad assicurare che le emissioni dovute alla generazione di elettricità continuino a calare negli anni a venire, ed esistono diverse alternative alle centrali a carbone. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, però, benzina e diesel continueranno a dominare il mercato per decenni, perché le auto elettriche stanno entrando troppo lentamente in commercio. Le leggi federali pensate per incrementare l’economia di consumo e ridurre le emissioni dei gas di scarico serviranno solamente a bilanciare la crescente domanda di spostamenti, spiega DeCicco.
Questo significa che una delle nostre migliori speranze di combattere il cambiamento climatico per i prossimi anni risiederà in un nuovo aumento di prezzo dei combustibili.
(MO)