Semplicità, sicurezza e tutela dei dati sensibili: Almawave integra le proprie piattaforme proprietarie con Phonexia Voice Verify, soluzione di biometria vocale all’avanguardia, che consente la verifica dell’identità dei clienti ascoltandone la voce.
di Alice Maria Vivarelli
L’impronta vocale, così come l’impronta digitale, è unica. Ed è una chiave di sicurezza che una persona ha sempre con sé. Utile a proteggere i dati e a permettere un accesso non vincolato alla memoria di una password.
Nell’ambito dell’Automatic Identification and Data Capture, ovvero dei sistemi di riconoscimento biometrico di matrice informatica, le biometrie vocali riscontrano oggi particolare interesse per la fase di maturità a cui sono arrivate le tecnologie capaci di identificare la loro unicità, grazie all’analisi delle caratteristiche fisiologiche (oggettive) e comportamentali (soggettive).
I campi di applicazione delle tecnologie di riconoscimento vocale e di biometria vocale sono diversi e hanno grande potenziale di sviluppo e ampia versatilità. Sono anche queste le ragioni che hanno spinto Almawave, società italiana quotata all’AIM Italia e leader nell’Intelligenza Artificiale (AI), nell’analisi del linguaggio naturale e nei servizi Big Data, a stringere un accordo strategico sul tema. Attraverso la controllata PerVoice, Almawave si è alleata con Phonexia, società di Brno (Repubblica Ceca), allo scopo di integrare le tecnologie di biometria vocale sviluppate dalla stessa Phonexia nelle piattaforme proprietarie Audioma e Iride di Almawave.
«Ogni giorno, ciascuno di noi ha a che fare con un sempre maggior numero di account e password» ha sottolineato Valeria Sandei, amministratore delegato di Almawave, all’ufficializzazione dell’accordo, «le tecnologie biometriche, campo di applicazione in cui Phonexia è tra le realtà più specializzate al mondo, offrono una soluzione win-win che, oltre a semplicità, garantisce innanzitutto sicurezza. In Phonexia abbiamo trovato un partner ideale, che come noi propone soluzioni concrete ad aziende e pubbliche amministrazioni, e persegue l’innovazione tramite la ricerca e la stretta collaborazione con il mondo dell’università”.
Unire funzionalità e sicurezza, scongiurare frodi o accessi indesiderati da parte di hacker e tutelare i dati più sensibili. Le nuove tecnologie studiate dalla società ceca, che opera in piena sinergia con l’Università di Tecnologia di Brno, consentiranno di effettuare l’autenticazione al telefono, a un’app o ad un servizio web, esprimendosi semplicemente con il linguaggio naturale, sostituendo di fatto l’utilizzo di password scritte.
Le soluzioni, pensate in particolare per il settore bancario e finanziario, potranno trovare applicazione in qualsiasi servizio rivolto al pubblico, ad esempio in ambito Healthcare.
“Siamo davvero lieti di collaborare con il Gruppo Almawave, tramite la controllata PerVoice”, ha affermato Michal Hrabi, Ceo di Phonexia, “fornendo loro Phonexia Voice Verify, soluzione di biometria vocale all’avanguardia, che consente la verifica dell’identità dei clienti ascoltandone la voce, offrendo in tal modo un’esperienza cliente estremamente rapida e sicura, eliminando l’uso delle password».
(lo)