Come il confine tra mare e terraferma cambia continuamente per le maree e le onde, allo stesso modo lo spessore dell’atmosfera varia da un giorno all’altro.
di Konstantin Kakaes
Ci sono limiti fisici e tecnologici. Se si sale in altezza, l’aria si assottiglia e la pressione diminuisce. Se ci si avvicina ad un’altezza di 20 chilometri senza pressurizzazione, il sangue nei polmoni bolle. Si tratta di circa il doppio dell’altitudine dei voli di linea commerciali, anche se alcuni aeroplani hanno raggiunto quote molto più alte e i palloni aerostatici si sono spinti oltre i 50 chilometri.
Le caratteristiche naturali potrebbero aiutare a definire i confini celesti, come nel caso di quelli terrestri, ma sono i governi ad avere voce in capitolo su questo argomento. Le nazioni rivendicano la sovranità sul loro spazio aereo e i voli indesiderati al di sopra del territorio di un altro paese violano la legge internazionale. Ma da quando lo Sputnik ha sorvolato gli Stati Uniti e non è stato abbattuto, è stato ampiamente accettato il fatto che la sovranità non si estende allo spazio.
La Russia (e altri) hanno chiesto all’ONU di stabilire delle regole condivise per definire il confine celeste: 100-110 km al di sopra del livello medio del mare, senza distinzioni, pur di raggiungere un consenso univoco. Gli Stati Uniti hanno sempre bloccato questi tentativi, poiché il governo americano ritiene che l’ambiguità dei confini aerei permetta mano libera con i voli di sorveglianza ad alta quota o i missili ipersonici.
A partire dagli anni 1960, l’US Air Force ha assegnato le “ali” di astronauta, un’abilitazione ai voli spaziali, a chiunque si spingesse oltre gli 80 km d’altezza. La Federal Aviation Administration americana offre l’equivalente abilitazione a scopi commerciali a piloti privati che superano quella quota, riconosciuta anche dalla NASA .
Tuttavia, la World Air Sports Federation, che certifica i record mondiali per i voli ad alta quota, stabilisce il confine a 100 km. Per aziende come Virgin Galactic e Blue Origin che pianificano di portare i turisti a queste altezze per brevi viaggi, il modo in cui questa linea viene tracciata è di importanza economica cruciale: chi pagherebbe centinaia di migliaia di dollari per arrivare quasi nello spazio?
Altezze in km
1.374
Gemini 11: nel 1966, Pete Conrad e Richard Gordon raggiungono l’altitudine massima mai toccata da esseri umani, tranne le missioni lunari.
400
Stazione spaziale internazionale. Solitamente orbitava leggermente più in basso in modo che le navette spaziali potessero raggiungerla; nel 2011 è stata portata alla sua attuale orbita.
322
A meno che non sia potenziato artificialmente, un satellite che viaggiasse a questa altitudine si brucerebbe nell’atmosfera in circa un mese. Il tempo esatto dipende dalle dimensioni e dalla massa del satellite e dalle fluttuazioni atmosferiche.
315
Altitudine massima raggiunta da Yuri Gagarin nella sua orbita attorno alla Terra, nel 1961.
161
Un satellite non potenziato durerebbe circa un giorno prima che la resistenza atmosferica lo riportasse sulla Terra.
112
Altitudine massima raggiunta nel 2004 dallo spazioplano SpaceShipOne di Virgin Galactic, che ha vinto l’X Prize per il primo veicolo a finanziamento privato a raggiungere lo spazio.
100
Lo spazio inizia qui, secondo la World Air Sports Federation, che certifica i record internazionali.
89,9
Altitudine massima progettata per la navicella spaziale SpaceShipTwo di Virgin Galactic, che intende portare i turisti nello spazio.
80
I confini dello spazio secondo l’US Air Force, la FAA e la NASA, non riconosciuti però dagli Stati Uniti nei forum internazionali.
41,4
Record di paracadutismo stabilito da Alan Eustace, nel 2014.
26
Altitudine minima raggiunta da aerei spia come l’SR-71.
11
Altitudine di crociera degli aerei di linea commerciali.