Cosa significa spiare quando la sorveglianza sul posto di lavoro è la norma?
di Angela Chen
Un banale calendario è al centro di una nuova controversia sul potere di Google. Secondo un memo ottenuto da Bloomberg, alcuni dipendenti dell’azienda pensano che questa estensione del browser per “segnalare automaticamente i membri dello staff che creano un evento di calendario con oltre 10 sale o 100 partecipanti” sia un modo per l’azienda di controllare cosa sta organizzando il lavoratore. Google insiste sul fatto che è solo un cortese promemoria per non riempire di inviti ed eventi le e-mail dei colleghi.
La disputa è un segno del livello di sfiducia nei confronti di Google dopo un anno di scioperi e proteste su tutto, dalle molestie sessuali ai partenariati militari. Ma è anche un esempio di come la tecnologia sul posto di lavoro può creare danni, se le norme e i regolamenti sono stati stabiliti nell’era pre-internet.
L’organizzazione del lavoro può essere portata avanti in diversi modi. Se Google stesse spiando le attività sindacali, sarebbe illegale, secondo il National Labour Relations Act (NLRA). La domanda è: cosa si può definire spionaggio? Secondo la NLRA, è quando l’azienda fa qualcosa “fuori dal comune” per monitorare l’attività sindacale.
Era facile da dimostrare quando lo spionaggio significava un manager in agguato fuori da una possibile riunione sindacale. Diventa più difficile quando la sorveglianza elettronica sul posto di lavoro è diventata la normalità.
I datori di lavoro possono monitorare qualsiasi cosa, da e-mail, chat e calendari all’utilizzo del Wi-Fi e al tono della voce, tutto in nome del miglioramento delle prestazioni dei propri lavoratori. In un memorabile incidente riportato dal “Wall Street Journal”, un’azienda che ha controllato le canzoni ascoltate da una dipendente e le pagine di Facebook visitate, è arrivata alla conclusione che la lavoratrice fosse depressa e ha chiamato la madre, scoprendo che aveva interrotto una relazione da poco (la dipendente ha dichiarato al WSJ che la vicenda è stato “abbastanza imbarazzante”).
Una parte meno conosciuta, e ancora più interessante, della NLRA è che è illegale persino dare ai lavoratori l’impressione che il datore di lavoro stia controllando l’attività sindacale. In un caso dell’anno scorso, un dirigente di una concessionaria di automobili Napleton Cadillac ha detto a un dipendente che sapeva chi stava organizzando l’attività sindacale.
Dato che i dipendenti non avevano mai parlato con i dirigenti della volontà di formare un sindacato, la conclusione ovvia era che l’azienda li stava spiando. Il National Labour Relations Board (NLRB) ha stabilito che il concessionario aveva violato questa parte del diritto del lavoro.
Il requisito dell'”impressione” offre ai dipendenti una potente leva. Ma è difficile definire questa “impressione” nell’era di Internet. Varie decisioni della NLRB confermano che si crea un’impressione di spionaggio se “in tutte le circostanze pertinenti, i dipendenti potessero ragionevolmente sostenere l’esistenza di dichiarazioni aziendali relative alla sorveglianza della attività sindacali”.
Ciò aveva senso nel caso Napleton, ma lo strumento del calendario si può paragonare a una dichiarazione”? È molto più semplice provare che i commenti di un manager hanno creato l’impressione di attività di controllo piuttosto che dimostrare che uno strumento di calendario ha fatto lo stesso, anche se i sospetti dei dipendenti sono fondati.
Google ha sicuramente dato ai dipendenti molte ragioni per essere cauti. Google voleva vietare ai lavoratori di organizzare scioperi via e-mail aziendale e chi ha promosso le iniziative ha dichiarato di aver subito ritorsioni da parte dell’azienda. Google potrebbe anche essersi spaventata dopo che i suoi appaltatori a Pittsburgh hanno votato a favore della presenza del sindacato il mese scorso.
Proprio questa settimana, la Google di Zurigo ha cercato di impedire una riunione sindacale. Detto questo, se Google sta davvero spiando i dipendenti, questa estensione del calendario è il modo più stupido che si possa immaginare. Nessun organizzatore sindacale userebbe i calendari di lavoro per organizzare riunioni.
Quindi, se i dipendenti di Google presentassero un reclamo ai sensi della NLRA, potrebbero ragionevolmente affermare di avere l’impressione di essere sorvegliati per l’attività sindacale? Probabilmente sì, almeno secondo i dipendenti che hanno scritto il promemoria.
Immagine: Ms. Tech