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    Malgrado la variante Delta, i vaccini funzionano ancora

    Secondo uno studio pubblicato su “The Lancet”, il rischio di essere ricoverati in ospedale con la nuova variante del covid-19 è circa il doppio di quello associato al ceppo Alpha originale.

    di Charlotte Jee

    I ricercatori hanno analizzato i dati di 5,4 milioni di persone in Scozia, dove la variante Delta è ora dominante, dal 1 aprile al 6 giugno. Al netto di età e comorbidità, la variante Delta ha circa raddoppiato il rischio di ricovero ospedaliero. Attualmente, la variante rappresenta solo il 10 per cento dei casi di covid-19 negli Stati Uniti. Tuttavia, questa cifra raddoppia ogni due settimane e la variante Delta probabilmente sostituirà la variante Alpha come ceppo dominante negli Stati Uniti, ha dichiarato domenica alla CBS Scott Gottlieb, ex commissario della FDA. 

    La buona notizia è che i vaccini riducono ancora nettamente il rischio di essere ricoverati in ospedale con la variante Delta. Lo studio scozzese ha scoperto che il vaccino Pfizer/BioNTech ha fornito una protezione del 79 per cento, due settimane dopo la seconda dose, mentre il vaccino Oxford/AstraZeneca ha offerto una protezione del 60 per cento. Tale tasso più basso, hanno spiegato i ricercatori, potrebbe essere dovuto al fatto che ci vuole più tempo per sviluppare l’immunità con il vaccino Oxford/AstraZeneca. 

    La ricerca pubblicata poco dopo dal Public Health England è ancora più promettente. Ha scoperto che il vaccino Pfizer/BioNTech fornisce una protezione del 96 per cento dall’ospedalizzazione dopo due dosi, mentre l’Oxford/AstraZeneca è efficace al 92 per cento nel prevenire l’ospedalizzazione dopo entrambe le iniezioni. La conclusione? È un’ulteriore prova dell’importanza di assicurarsi che il maggior numero possibile di persone venga vaccinato e che ricevano entrambe le dosi.

    Secondo Public Health England, la variante Delta è il 64 per cento più trasmissibile rispetto alla variante Alpha al chiuso. Questi dati, combinati con quelli sui ricoveri ospedalieri, sono il motivo per cui il Regno Unito ha ritardato di un mese i piani per revocare la maggior parte delle restanti restrizioni per il covid-19. La speranza è che queste poche settimane in più forniscano abbastanza tempo per aumentare il numero di adulti completamente vaccinati. Anche se oltre il 70 per cento della popolazione adulta del Regno Unito ha assunto almeno una dose, poco più della metà le ha avute entrambe.

    La preoccupazione, fin dall’inizio dei programmi di vaccinazione, è stata che i vaccini attuali possano diventare molto meno efficaci man mano che il virus si evolve e si adatta, uno scenario noto come “fuga dal vaccino”. A oggi, non sembra essere successo. Ma alla fine avremo, in ogni caso, bisogno di nuovi vaccini progettati per affrontare in modo più preciso le varianti.

    Immagine: Un ristorante in Carnaby Street, a Londra, lunedì 14 giugno, AP/ MIT Tchnology Review Italia

    (rp)

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