Il NOAA riceverà almeno 4 milioni di dollari per un programma di ricerca, che includerà una valutazione di possibili “interventi sul clima”.
di James Temple
Per la prima volta, il governo degli Stati Uniti ha autorizzato finanziamenti per la ricerca sulla geoingegneria, il controverso campo della scienza secondo cui potremmo contrastare i cambiamenti climatici respingendo il calore lontano dal pianeta.
Il progetto di legge appena passato dal congresso USA prevede l’investimento di almeno 4 milioni di dollari nel NOAA perchè intensifichi il monitoraggio dell’agenzia governativa che monitora oceani ed atmosfera. Il programma prevede la valutazione di possibili “interventi sul clima solare”, tra cui “proposte per diffondere materiale (nella stratosfera) che possa influenzare il clima”.
È del deputato californiano Jerry McNerney il disegno di legge che consentirebbe al NOAA di istituire un programma formale per condurre ricerche di intervento sul clima. Tra gli obbiettivi principali del progetto ci saranno l’approfondimento delle nostre conoscenze sulla chimica della stratosfera e la valutazione dei potenziali effetti e rischi della geoingegneria.
La legislazione concederebbe al NOAA anche l’autorità di supervisionare gli esperimenti proposti da altri gruppi di ricerca, spiega Kelly Wanser, consulente nel campo della geoingegneria e direttore esecutivo della SilverLining, che ha collaborato con l’ufficio di McNerney alla stesura del disegno di legge.
Un numero crescente di gruppi di ricerca del mondo accademico sta esplorando vari modi per raffreddare il pianeta man mano che cresce la minaccia dei cambiamenti climatici. Tra i metodi studiati c’è la diffusione di particelle riflettenti nella stratosfera o di acqua salata nel cielo per rendere più brillanti le nuvole lungo le coste. Preoccupa la possibilità che l’utilizzo di tali strumenti possa avere effetti collaterali ambientali pericolosi e ridurre l’urgenza a limitare le emissioni di gas serra.
Secondo una dichiarazione di McNerney, il governo federale dovrebbe prendere il commando di questo campo controverso, considerato il il numero di ricerche comunque in corso. Alcuni ricercatori della Harvard University sono prossimi a condurre uno dei primi esperimenti di geingegneria all’aperto, con il lancio di un pallone che spruzzerà particelle nella stratosfera.
In assenza di un programma di ricerca finanziato dal governo degli Stati Uniti, la Harvard ha fatto la scelta insolita di creare un proprio comitato consultivo esterno che garantisca trasparenza e contenimento dei rischi ambientali.
Non è la prima volta che McNerney si impegna a formulare leggi sulla geoingegneria. In passato ha introdotto un progetto di legge che avrebbe incaricato la National Academy of Sciences di proporre un programma di ricerca sulla geoingegneria e istituito linee guida per la sua supervisione.
A fronte del fatto che il solo taglio delle emissioni non sarà più sufficiente a prevenire livelli di cambiamento climatico pericolosi, i finanziamenti pubblici per la ricerca sulla geoingegneria sono in ritardo. Come scrive in una mail Jesse Reynolds, dell’Università della California, a Los Angeles: “Per poter prendere decisioni informate in futuro, abbiamo bisogno di saperne di più su potenziale, limiti e rischi della geoingegneria solare”.