Un satellite russo sulle tracce di un satellite spia americano. Si tratta di uno scenario sempre più comune.
di Neel V. Patel
Il 20 gennaio, è stato osservato in orbita un evento particolare. Tutt’a un tratto, un satellite russo ha manovrato in maniera tale da seguire da vicino un satellite spia americano.
La coppia è ora separata da meno di 300 chilometri di distanza, una distanza breve in termini spaziali. Per quanto non sia chiaro esattamente cosa stia accadendo, le azioni del satellite russo sembrano indicare che la sua missione sia spiare quello degli Stati Uniti, e gli Stati Uniti non possono fare granchè in proposito.
Secondo la storia ufficiale rilasciata dal governo Russo, il satellite, chiamato Kosmos 2542, farebbe parte di un programma avviato per testare le tecnologie di “ispezione” dei satelliti, perchè il paese possa monitorare da vicino le proprie risorse in orbita. Da programma, un satellite genitore dovrebbe rilasciare un sub-satellite per poi avvicinarcisi e osservarlo.
Eppure, nessuna delle recenti manovre compiute dal satellite genitore o dal sub-satellite Kosmos 2542 supporta questa storia di copertura. Michael Thompson, lo studente laureato in astrodinamica alla Purdue University che per primo ha dato la notizia su Twitter dei movimenti del Kosmos 2542, nota come i movimenti di sincronizzazione del satellite genitore con il satellite americano, chiamato USA 245 (in orbita terrestre bassa tra i 300 e 1000 chilometri d’altezza dalla superficie), sono insolitamente precisi, mentre il sub-satellite non sembra avere alcuna effettiva funzione.
Sebbene le prove siano ancora circostanziali, Thomas Roberts, ex membro della sicurezza aerospaziale presso il Center for Strategic and International Studies (CSIS), pensa che Kosmos il 2542 stia intenzionalmente tampinando il satellite USA 245 per spiarne le attività. “È comune veder muovere i satelliti in orbita terrestre bassa, ma consumare prezioso propellente in questo modo, per puntare un satellite precisamente in direzione di un altro, è molto inusuale”, spiega. “Non si tratta di una coincidenza.”
Secondo Todd Harrison, direttore dell’Aerospace Security Project al CSIS, i satelliti utilizzati per le ispezioni possono rivelare esattamente quali obiettivi sulla Terra sono sotto il controllo del satellite spia. Non sappiamo esattamente di cosa sia capace Kosmos 2542, ma Harrison ipotizza che possa essere in grado di determinare apertura e risoluzione delle telecamere negli USA 245. Se munito di una sonda a radiofrequenza, potrebbe ascoltare segnali anche deboli rilasciati dagli USA 245 e dedurre quali tipi di processi informatici sono in corso durante le operazioni e mentre scattano foto.
A tutti gli effetti, la Russia sta conducendo regolarmente questo genere di attività acrobatiche da almeno 10 anni. Il caso più noto è quello del satellite russo Luch, che ha provocato notevole irritazione nella comunità internazionale con i suoi ripetuti spostamenti nelle vicinanze di altri satelliti in orbita geostazionaria (GEO).
Questo genere di attività, però, non è prerogativa dei russi. Secondo Brian Weeden, esperto di politica spaziale della Secure World Foundation, il primo esempio di satelliti ispettori è stato un satellite americano chiamato “Power”, lanciato nel 1990 e mai riconosciuto dagli Stati Uniti. Il suo compito sarebbe stato avvicinare altri satelliti in orbita geostazionaria per sorvegliarne le attività. Anche la Cina sembra avere avviato un programma simile nel 2010 con il lancio del satellite SJ-12. “Non è solo a Russia che conduce simili attività”, dichiara Weeden. “Non accade tutti i giorni, ma anche la Cina, gli Stati Uniti e altri hanno testato simili possibilità negli anni.”
Non esistono regole regole su questo tipo di approcci ravvicinati, la Russia non sta infrangendo alcuna legge. “Puoi avvicinarti quanto vuoi, fintanto che non ci siano contatti o interferenze con l’altro satellite”, spiega Weeden. Gli Stati Uniti non possono fare molto, eccetto spostare il proprio satellite in una nuova posizione orbitale, ma ogni minima manovra implica un consumo di prezioso carburante. E il satellite russo potrebbe semplicemente seguire la risorsa americana nella nuova posizione.
Quest’ultimo episodio è sicuramente problematico, ma Roberts spera che la discussione e la risposta si allontanino da previsioni e paure allarmistiche. “Dobbiamo parlare di queste cose nel modo giusto”, dice. “Un comportamento può essere sospetto senza essere dannoso.”
(lo)