La Scuola Superiore Sant’Anna (SSSA) è stata istituita con la legge 14 febbraio 1987, n. 41, che ha sancito l’unificazione tra la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento e il Conservatorio Sant’Anna.
Quindici anni rappresentano un periodo di vita estremamente breve nella storia di una istituzione universitaria, ma nel caso specifico hanno assunto un grande significato per mettere a punto la strategia di transizione da un modello di Collegio di eccellenza a uno di Scuola Superiore compiutamente intesa. Oggi la SSSA è una realtà nota e affermata nel mondo scientifico nazionale e internazionale per il ruolo svolto nel campo della formazione dell’eccellenza per le posizioni acquisite in taluni campi di ricerca all’avanguardia e per l’attitudine dimostrata nella valorizzazione all’esterno delle conoscenze e competenze possedute. Lo sforzo di progettazione e costruzione della nuova identità e realtà del Sant’Anna è stato facilitato dalla circostanza da un lato che il polo univesitario pisano vanta, per merito di una Università storica e della presenza della Scuola Normale Superiore, lunghe e solide tradizioni in fatto di strutture formative di eccellenza, da un altro che la stessa SSSA costituisce un continuum rispetto a una serie di precedenti esperienze da cui ha tratto origine.
Il legame della SSSA con la Scuola Normale (SNS), un istituzione di grandi e luminose tradizioni, va ben al di là del fatto di vivere nella stessa realtà universitaria e cittadina. Esso si gioca su almeno altre tre fronti:
– legame storico: le origini della SSSA, oltre che all’antica tradizione dei collegi granducali, sono legate alla Scuola Normale Superiore che ha svolto una funzione di incubator, almeno fino al 1967, allorché le entità originarie vennero fuse dando vita alla Scuola Superiore per gli Studi Universitari e di Perfezionamento, come Istituto annesso all’Università di Pisa;
– legame di modello organizzativo: il Sant’Anna riflette la scelta del modello di Scuola Superiore a ciclo intergrato, proprio della tradizione pisana, con un impegno nella formazione dell’eccellenza che parte dal basso, a livello del primo e secondo livello universitario (allievi ordinari) e si sviluppa nel post lauream con il perfezionamento triennale (dottorato di ricerca), i master e i corsi post dottorato;
– legame ideale: la SSSA condivide con la SNS la filosofia di una cultura dell’eccellenza come guida per le attività svolte nel campo della formazione e della ricerca e come metodo di valutazione dei risultati; la presenza di un canale di formazione dell’eccellenza, all’interno del sistema universitario nazionale, si presenta come un’esigenza fondamentale non soltanto per garantire ai più dotati e motivati di formarsi in ambienti particolarmente adatti per mettere a frutto la loro capacità, ma anche per assicurare la formazione di giovani destinati a diventare esponenti di spicco della classe dirigente; sotto questo profilo la SSSA ha dimostrato di poter esprimere un proprio specifico ruolo, oltre che per la preparazione alla carriera universitaria, per la formazione dell’alta dirigenza politica, manageriale e professionale, a beneficio dell’intero paese, come ben documenta l’albo della sua associazione ex-allievi.
L’ATTUALITà DELLA SCUOLA
La coerenza storica alla tradizione delle istituzioni formative di eccellenza costituisce oggi uno dei punti di forza della Scuola Superiore Sant’Anna, proprio in una fase di profondi cambiamenti e di importanti prospettive di riforma degli studi universitari. La Scuola è una realtà atipica, ma lo è stata e vuole esserlo ancora di più nel futuro in termini costruttivi, come parte dell’insieme delle istituzioni universitarie che hanno come missione la cura e la formazione dell’eccellenza. Questo va detto anche alla luce della nuova attenzione che i centri di eccellenza stanno ricevendo a livello nazionale. Sta prendendo finalmente corpo il convincimento che il paese, per formare la propria classe dirigente, deve ricercare e coltivare i giovani talenti e offrire loro condizioni di studio e di formazione appropriati, ospitandoli in strutture formative idonee a ricreare condizioni utili allo sviluppo e alla valorizzazione delle loro attitudini e del loro potenziale. L’idea che sta finalmente maturando è che sia opportuno parlare oltre che di un «diritto allo studio» anche di «un diritto all’eccellenza» superando antiche polemiche e reticenze nei confronti della meritocrazia.
In una fase in cui si paventa il rischio che, con l’ampliamento e il radicamento dell’autonomia, possano manifestarsi spinte al localismo universitario, con evidenti pericoli di isolamento e ritardo, è importante che attraverso il contributo delle istituzioni formative di eccellenza si mantengano e si estendano le occasioni di mobilità degli studenti. Istanza questa che si pone in termini decisivi in un periodo come l’attuale, caratterizzato da una crescente integrazione tra i paesi, in cui diventeranno sempre più importanti:
– l’attitudine a vivere, inserirsi e lavorare in ambienti internazionali e multiculturali nel proprio paese e all’estero, con una assoluta capacità di dominio delle lingue straniere e una particolare predisposizione ad aprirsi a culture diverse;
– la capacità di confrontare e mettere a frutto le proprie idee e competenze in modo costruttivo e quindi a lavorare in team.
Nel nuovo sistema universitario italiano, la Scuola Superiore Sant’Anna è destinata a configuarrsi sempre più come un centro di eccellenza operante su quattro ambiti distinti e convergenti: la formazione universitaria integrativa dei corsi di laurea di primo livello; la formazione universitaria di secondo livello, svolta in collaborazione con altre università italiane e straniere; la ricerca coltivata ad alto livello in settori rilevanti e avanzati delle scienze sociali e delle scienze sperimentali; il trasferimento e la valorizzazione dei risultati della ricerca tramite la formazione e le pubblicazioni ma anche con l’acquisizione di brevetti, l’incubazione di spin-off companies e la partecipazione a progetti di ingegnerizzazione; la formazione alla ricerca applicata e a ruoli dirigenziali superiori; l’alta formazione professionale e continua. Questa configurazione delle attività risponde oltre che a obiettivi di sviluppo della Scuola, confacenti alla sua natura e alle sue competenze, alla domanda di crescita sociale, politica, scientifica, professionale e culturale espressa dallo sviluppo della società civile nel quadro della globalizzazione.
Riccardo Varaldo è direttore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
LA FORMAZIONE
L’offerta formativa si articola in tre ambiti principali, in funzione delle diverse caratterizzazioni dei corsi e dei soggetti destinatari:
FORMAZIONE UNIVERSITARIA
Gli allievi ordinari vengono ammessi alla Scuola dietro concorso pubblico nazionale. I vincitori sono tenuti a iscriversi ai rispettivi corsi di laurea – di primo o secondo livello – dell’Università di Pisa, e a frequentare i corsi integrativi della Scuola, compreso lo studio di due lingue straniere. Gli studenti sono poi chiamati a dare prova dei progressi compiuti attraverso colloqui, seminari, elaborati scritti ed esami.
La Scuola Superiore Sant’Anna ha in programma nel prossimo futuro di istituire dei propri corsi di laurea di secondo livello, in collaborazione con Università italiane e straniere, rilasciandone il relativo titolo di studio.
FORMAZIONE POST LAUREA ALLA RICERCA
è costituita da corsi di perfezionamento triennali, legalmente equiparati ai dottorati di ricerca, nel corso dei quali viene messa in atto una sinergia tra formazione, ricerca di base e ricerca applicata. L’obiettivo finale è rispondere alla crescente domanda di innovazione e internazionalizzazione proveniente dalle istituzioni e dal mondo industriale e produttivo. Il corso sperimentale di Dottorato internazionale in Economia e Management va ad affiancare e integrare i consolidati corsi di perfezionamento della Scuola, offrendo una formula a carattere innovativo e di respiro internazionale per l’intero settore delle Scienze economiche.
Grazie anche ai cofinanziamenti del MIUR, la Scuola Superiore di Sant’Anna può infine mettere annualmente a disposizione assegni e contratti di ricerca, così come borse di perfezionamento all’estero e borse post dottorato.
ALTA FORMAZIONE
è costituita dai Master – introdotti dalla Scuola nei primi anni 1990, in anticipo cioè sul nuovo ordinamento degli studi universitari del 1999, che ha sancito il loro inserimento ufficiale fra i corsi universitari – e da programmi di formazione continua.
LA RICERCA
L’attività di ricerca condotta dalla Scuola Superiore Sant’Anna si caratterizza per una forte interdisciplinarità, e ha importanti ricadute sui programmi formativi e sulla politica di sviluppo della Scuola. Tutte le attività sono infatti organizzate e svolte in Laboratori, Centri di Ricerca e nel Parco Scientifico della Scuola stessa.
ARTS Lab
Advanced Robotics Technology and System Laboratory
BIO Labs
Biological Laboratories
CAFIM
Centro di Analisi dei Mercati Finanziari
Centro di Eccellenza – MIUR
per l’Ingegneria delle Reti di Comunicazione
CRIM
Center for Applied Research in Micro and Nano Engineering
CSGS
Centro di Scienze Giuridiche e Sociali – Diritti Umani
E-TX-MAN
European Transplantation Management Centre
EZ-LAB
Centro di Ricerca di Tecnologie e Servizi
di Supporto alla Longevità
INRETE Lab
Ingegneria delle Reti di Telecomunicazione
IN-SAT Lab
Innovazione nei Sistemi Aziendali e Territoriali
Laboratorio di Fisiologia Genomica
LAND Lab
Agricoltura Ambiente Territorio
LEM
Laboratorio di Economia e Management
LIDER
Laboratorio Interdisciplinare Diritti e Regole
PERCRO
Perceptual Robotics Laboratory
RETIS
Real-Time System Laboratory