Il piano per imporre controlli più severi e restrittivi sul traffico online sta scatenando proteste in tutto il paese.
di Niall Firth
La questione: La “digital sovereignty bill” prevede che le società telecom russe reindirizzino il traffico internet esclusivamente attraverso punti approvati da Roskomnadzor, il regolatore telecom del paese. Le autorità sostengono che la riforma migliorerà la sicurezza informatica del paese.
La manovra è stata ribattezzata dai contestatori come “la cortina di ferro di internet”, pensata per facilitare la censura politica di contenuti scomodi al governo. La scorsa settimana, la duma di stato ha approvato la proposta di legge, con la previsione di sottoporla il mese prossimo al presidente Putin per l’approvazione finale.
Le proteste: Si stima che 15.000 persone abbiano marciato ieri su Mosca per contestare la proposta. Secondo quanto riportato da Reuters, proteste più piccole sono state organizzate in due altre città al grido di “Giù le mani da Internet” e “No all’isolamento, basta infrangere l’internet in Russia”.
La morsa: La nuova legge rientra nei piani del governo russo per esercitare un maggiore controllo su quanto accade online. L’anno scorso, quando l’app Telegram è stata bloccata dalle autorità per il suo presunto utilizzo da parte di terroristi, molti utenti avevano protestato contro una manovra di censura attuata per soffocare il dissenso nel paese.
(MO)